Tre volumi per parlare di ambiente e di clima che cambia. Dopo il convegno di sabato dedicato proprio a queste tematiche, un ulteriore momento di approfondimento è arrivato ieri pomeriggio alla libreria Fiaccadori con la presentazione di una rivista come « L'Ecologist » , prima rivista ecologica del mondo nata in Inghilterra e tradotta in varie lingue, e ora anche in italiano con il primo numero dall'emblematico titolo « Il clima cambia » . Una pubblicazione a cui sono stati affiancati le « 101 soluzioni per ridurre l'effetto serra » al centro del libro « Clima tempestoso » di Guy Dauncey e Patrick Mazza, e il volume di Pia Pera dal titolo « L'arte del perdigiorno » , personale narrazione del trasferimento dell'autrice dalla città alla campagna, per coltivare un podere. Tre pubblicazioni, dunque, che hanno offerto gli spunti per il dibattito moderato da Valerio Varesi, giornalista di « Repubblica » e scrittore, alla presenza degli autori e dell'assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune Pietro Vignali. Peter Bunyard, tra i fondatori dell' « Ecologist » oltre che esperto di energia nucleare e riscaldamento del globo e consulente di Greenpeace, ha raccontato la storia della sua rivista, che nacque in seguito all'indignazione suscitata dalla notizia del genocidio in Amazzonia, nel 1969. E sul ritardo con cui « L'Ecologist » è arrivato ora anche in Italia, è intervenuto Giannozzo Pucci, direttore della rivista, che ha sottolineato: « Non possiamo affrontare l'emergenza clima senza mettere in discussione tutto il sistema giuridico e filosofico- morale su cui ci basiamo da oltre due secoli: questo «L'Ecologist» inglese lo ha sottolineato fin dalla sua nascita » . E quali iniziative, anche in ambito locale, possono essere messe in atto nell'immediato? Ne ha parlato l'assessore Pietro Vignali, puntando il dito innanzitutto sul « risparmio idrico ed energetico, che sarà al centro delle prossime politiche ambientali del Comune, ad esempio realizzando impianti fotovoltaici sui parcheggi scambiatori, ma si punterà anche sulla raccolta differenziata dei rifiuti, per la quale l'obiettivo è raggiungere il 50% a fronte del 30% attuale » . Non meno importante, ha proseguito Vignali, « sarà incentivare l'uso di carburanti ecologici e l'utilizzo delle biciclette. E fondamentale sarà lavorare sulle abitudini » . Claudio Ferrari, presidente di Amps ambiente, ha sottolineato anche il progetto di riforestazione che nei prossimi anni interesserà la zona nord della città mentre Varesi ha interrogato Peter Bunyard sulle soluzioni possibili per arginare il disastro ambientale. « Se ogni persona al mondo usasse la quantità di energia che ogni giorno viene utilizzata da un europeo o un americano, sarebbero necessari tre pianeti » ha affermato Bunyard. « Ma fondamentale è anche la consapevolezza che un modo differente di vivere è possibile, e ogni comunità può diventare localmente autosufficiente con la propria energia rinnovabile » . Un modo diverso di vivere può anche essere pi ù appagante: è stata questa la riflessione di Pia Pera, autrice di « L'ozio del perdigiorno » : « Recuperare le tradizioni antiche del vivere a contatto con la natura può essere il nostro futuro » . Ed era presente al dibattito anche Andrea Allodi, presidente di Amps, che ha parlato dell'importanza del termovalorizzatore che nascerà a Parma, che sarà di ultimissima generazione e avrà un formidabile abbattimento degli inquinanti, per ridurre l'impatto ambientale. Francesca Benazzi
La Gazzetta di Parma, 13 dicembre 2004