Le Fattorie Sociali.
L'importanza delle Fattorie Sociali è data dall'essere aziende agricole che
consentono l'inserimento sociale e lavorativo dei più deboli, poiché permettono
loro di svolgere un'attività remunerata alla portata delle effettive capacità
lavorative. Soggetti deboli come portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti, anziani vengono coinvolti in attività agricole, di coltivazione, di allevamento o di trasformazione di prodotti agroalimentari. La ricerca e le sperimentazioni di questi ultimi decenni hanno ampiamente evidenziato che il rapporto con la natura e gli organismi viventi
possono alleviare in modo significativo le condizioni di disagio di persone che si trovano a vivere una momentanea o permanente condizione di fragilità, oltre a facilitare l'inserimento lavorativo di individui con disabilità o portatori di disagio sociale. Inoltre, nelle Fattorie Sociali ci si può dedicare all'assistenza e alla cura
degli anziani e di degenti post-ospedalieri, si possono insediare asili nido,
ludoteche, centri di produzione artistica e tutti quegli altri servizi che vengono
definiti come "servizi di prossimità".
Ma c'è di più: accanto a tali molteplici opportunità le Fattorie Sociali presentano notevoli possibilità di sviluppo legate alla commercializzazione dei propri prodotti alimentari, che non portano i segni di eventuali difficoltà delle persone che li hanno prodotti. Esse sono, quindi, l'elemento più moderno di un'agricoltura etica e responsabile e rappresentano un ideale punto di raccordo tra le attività del
cosiddetto Terzo settore e le nuove esigenze di multifunzionalità dell'imprenditorialità agricola.
Le esperienze in Provincia di Roma.
Accanto ad attività didattiche, ricreative ed occupazionali - come l'orticoltura, l'apicoltura e l'allevamento degli animali da cortile - esistono esperienze molto diversificate, a conferma della ricchezza delle possibilità dell'agricoltura sociale. Alcune aziende, infatti, collaborano con enti istituzionali fornendo ospitalità per tirocini formativi e lavorativi finalizzati al reinserimento lavorativo di persone con diverso svantaggio sociale - ragazze madri, persone senza fissa dimora, giovani detenuti - o svolgono attività di formazione professionale agricola nei confronti di extracomunitari. Altre realizzano laboratori di zooterapia* con diversi animali, come, ad esempio gli asini, per aiutare persone disabili e con patologie
psichiatriche nel loro percorso riabilitativo.
Il rapporto* "Le Fattorie Sociali. Un percorso di integrazione. Un patrimonio nella Provincia di Roma" presenta un quadro complessivo delle esperienze, analizzando, in particolare, le attività delle seguenti realtà: Acquaranda, Acquarium, Agricoltura Nuova, Agricoltura Capodarco, All'ombra del gelso, Antiqua, Consortium, Darwin, Esperantia, La Fattoria Verde, Consorzio Gnosis, La Fattoria di Valentino, Magazzino, Momigliano, Panta Rei.
Il "Forum delle Fattorie Sociali".
Per favorire lo scambio di informazioni, esperienze e conoscenze tra le aziende e le cooperative operanti sul territorio, nel 2005 la Provincia di Roma ha istituito il Forum delle Fattorie Sociali, con cui si costituisce come "centro" di coordinamento e di promozione per le imprese agricole che organizzano in azienda i servizi di reintegro nei confronti di persone appartenenti a categorie svantaggiate. Il Forum può essere contattato da qualsiasi azienda agricola interessata al Progetto delle Fattorie Sociali, per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.provinciabile.it .
Forti potenzialità per il territorio di Roma.
Le prospettive per il futuro dell'agricoltura sociale nella Provincia sono incoraggianti: secondo i dati del Censimento agricolo del 2000, infatti, sul territorio della Provincia di Roma sono presenti circa 60 mila aziende agricole, di cui il 32 per cento condotte da donne . Quelle che hanno aderito al regime biologico sono 242, su una superficie di 21.700 ettari, la più ampia tra le Province del Lazio, in virtù di una dimensione media aziendale di oltre 50 ettari. Le aziende insediate su proprietà pubbliche sono 155 e rappresentano il 25 per cento della superficie agricola utilizzabile. Si tratta di 72.500 ettari, il 60 per cento dei quali appartiene ai Comuni. Da questi dati emerge come il territorio della Provincia di Roma offra enormi potenzialità per lo sviluppo di programmi a finalità sociale* che ricorrono all'agricoltura e alle attività a questa connesse per realizzare percorsi terapeutici, riabilitativi e di integrazione dei soggetti svantaggiati.
Le ragioni del progetto nelle parole dell'On. Tiziana Bioghini.
"In questi ultimi anni la Provincia di Roma si è impegnata in modo concreto nell'implementazione di piani strategici di sviluppo dell'economia sociale su base locale, affermando con forza che la disabilità, non è soltanto una sfida per la collettività ma soprattutto una grande occasione di ricchezza. Un impegno che mi riguarda in prima persona sin dal 2003, anno in cui la Giunta provinciale mi ha affidato l'incarico speciale per la promozione dei diritti delle persone portatrici di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. Per questo, anche se l'istituzione del Forum delle Fattorie Sociali è stato un iter lungo ed alcune volte stancante, sono particolarmente orgogliosa del Progetto delle Fattorie Sociali, luoghi dove i disabili ed i normodotati possono unire le proprie sinergie a livello umano e professionale".