Pubblichiamo di seguito una nota pervenuta alla redazione in seguito all'ultimo incontro tenutosi a Roma tra i rappresentanti delle ONG (AOI, CINI, LINK) e la DGCS in merito ai contributi MAE DGCS ai progetti promossi nel corso del 2013.
Il resoconto, che pubblichiamo integralmente, è utile per tenere aggiornati gli operatori sul processo in corso verso la nuova procedura a bando e i possibili scenari transitori che si potrebbero verificare nei prossimi mesi.
A. Punti di vista e istanze espresse dai rappresentanti delle ONG
(i) I rappresentanti delle ONG hanno confermato la disponibilità a collaborare al positivo esito dei lavori del Tavolo Procedure, al fine di giungere alla definizione di nuovi criteri e nuove modalità di approvazione dei progetti, in linea con le indicazioni della Corte dei Conti e con le procedure della Commissione Europea
(ii) I rappresentanti delle ONG hanno al tempo stesso argomentato e motivato la forte preoccupazione che i tempi tecnici necessari per giungere alla formalizzazione e decisione di nuove procedure, considerando anche il necessario confronto con l'UBC, siano incompatibili con la possibilità di avere progetti finanziati entro il 2013. Qualora questo rischio si materializzasse, si tratterebbe di un grave danno, non solo per le ONG, ma per l'intera cooperazione italiana, laddove verrebbe totalmente vanificato il risultato ottenuto con la legge di stabilità del 2013
(iii) I rappresentanti delle ONG esprimono la convinzione che la delibera 141 del Comitato Direzionale del Dicembre 2012, mentre esprime l'auspicio che si definiscano nuove procedure, abbozzandone al contempo i contenuti (in particolare prevedendo l'istituzione del sistema dei bandi), non annulli di per sé, sotto i profili formale e sostanziale, le procedure in essere. Questo principio è del resto conforme a quello legislativo, laddove se il Parlamento ad esempio esprime l'auspicio di una nuova normativa, fin tanto che questa non è approvata, si applica ovviamente quella esistente
(iv) Al tempo stesso i rappresentanti delle ONG capiscono la necessità per la DGCS di tenere conto del Rapporto della Corte dei Conti e, nel mentre proseguiranno i lavori per la definizione di nuove procedure compiute, suggeriscono l'istituzione di una "bando semplificato", che potrebbe tradursi nella definizione da parte della DGCS di una data limite per la presentazione delle proposte (o ri-presentazione, nel caso delle proposte restituite dalla DGCS), che verrebbero poi "processate" ai sensi delle attuali procedure, senza correre il rischio di perdere tutto il lavoro di esame dei progetti svolto dagli uffici della DGCS nel 2012
(v) I rappresentanti delle ONG aggiungono a quanto sopra una considerazione e una richiesta. La considerazione riguarda la non legittimità formale, ai sensi di quanto indicato al punto (iii) dell'atto di restituzione delle proposte da parte della DGCS. La richiesta è che, nei limiti percentuali previsti sull'intero stanziamento gestito dall'Ufficio VII, possano intanto essere presentate e approvate proposte per i progetti EAS e Informazione, in molti casi legate a priorità da tempo condivise tra ONG e Cooperazione Italiana
(vi) I rappresentanti delle ONG hanno espresso vive preoccupazioni in merito al tema del Decreto Missioni. In particolare la preoccupazione riguarda il rischio dell'assenza della nostra presenza politica nelle aree strategiche (Siria, Libano, Afghanistan, Corno d'Africa, Libia) se non ci saranno progetti ONG nel 2013, visto che i fondi del Decreto Missioni si traducono principalmente in progetti promossi
B. Posizioni espresse dalla DGCS
(vii) Il DG e in generale i rappresentanti della DGCS hanno ringraziato le ONG per la collaborazione costruttiva prestata in questi mesi per la messa a punto di nuove procedure
(viii) I rappresentanti della DGCS prendono atto delle istanze delle ONG e riconoscono l'esistenza dei rischi da queste segnalate, ma rimandando ad un esame puntuale dei tempi di perfezionamento delle procedure prima di assumere decisioni. Il DG Cantini ha inoltre affermato che se i tempi di perfezionamento delle procedure si rivelassero troppo lunghi, andrebbero comunque riviste le procedure stesse, anche per i bandi futuri
(ix) Al tempo stesso i rappresentanti della DGCS sottolineano la necessità di dare una risposta ai rilievi della Corte dei Conti e a muoversi in linea con la Legge 241 (trasparenza degli atti pubblici)
(x) I rappresentanti della DGCS ipotizzano la possibilità di ricorrere ad un "Piano B", nel caso in cui si manifesti concretamente il rischio di un'assenza di contributi e finanziamenti per i progetti promossi nel 2013
(xi) I rappresentanti della DGCS si riservano, in seguito a consultazioni interne, di dare alle ONG una risposta relativa alla possibilità intanto di procedere a contributi per i progetti EAS e Informazione
(xii) Il DG Cantini ha anche informato di un incontro tenutosi al MEF finalizzato ad affermare la tendenza a progressivi incrementi annuali dei fondi per la cooperazione nel quadro della legge di stabilità
(xiii) La DG prevede comunque che il primo bando sarà necessariamente "semplificato" nelle indicazioni programmatiche e nella contemporanea presentazione della Concept e della Full Proposal e che per accelerare la selezione la Commissione porterà avanti i lavori ad oltranza. Al tempo stesso la DG non ritiene questa semplificazione il "Piano B", che scatterà qualora ci si renda conto che in ogni caso le nuove procedure con consentiranno di approvare contributi nel 2013.
C. Conclusioni
(xiv) Si definisce il periodo tra fine marzo e metà aprile 2013 (quando si ipotizza ci sarà una riunione del Comitato Direzionale) per la decisione circa l'attivazione del "Piano B" e la messa a punto, tramite la concertazione tra DGCS e ONG
(xv) Si prende atto del fatto che le preoccupazioni delle ONG sono fatte proprie dalla stessa DGCS, sebbene il tema della legittimità dell'abrogazione della Delibera 73 sia rimasto interlocutorio
(xvi) I rappresentanti delle ONG dovranno, entro fine marzo: a) sollecitare la DGCS alla messa a punto del "Piano B", suggerendo in concreto in cosa possa consistere; b) chiedere una risposta definitiva, qualora questa non sia stata nel frattempo fornita dalla DGCS, sul tema EAS e Informazione
(xvii) La DGCS si riserva di rispondere alla preoccupazione espressa dalle ONG in merito al tema "Decreto Missioni".
All'incontro erano presenti: Ministro Cantini, Consigliere Bellantone, Dr. Costa DGCS); Giancarlo Malavolti, Silvia Stilli, Attilio Ascani (AOI); Maria Egizia Petroccione, Gianluca Antonelli (CINI); Cinzia Giudici, Paolo Dieci (LINK 2007 Cooperazione in Rete)