Per chi aspira a generare innovazione tramite cultura, c'è un bando per 18-35enni che vogliano mettersi in cooperativa.

Marco Viviani,

Creare opportunità di lavoro in ambito culturale e creativo per i giovani attraverso la costituzione di nuove imprese in forma cooperativa. Questo in sintesi l'obiettivo del bando "Culturability", promosso dalla Fondazione Unipolis insieme a Fondazione <ahref. Il bando mette a disposizione 200 mila euro per promuovere la costituzione di nuove imprese che saranno accompagnate nello sviluppo delle idee.

Culturability ha il pregio di interessarsi di un settore meno à la page di quello tecnologico. Mentre l'esperienza di tanti altri paesi europei dimostra che conoscenza e cultura costituiscono potenti leve per lo sviluppo e l'innovazione, che fanno crescere occupazione e benessere, l'Italia è ferma. Anzi arretra, perché taglia anche quelle poche risorse che il bilancio pubblico destinava a questi settori.

Il gruppo Unipol, tramite la sua fondazione, ha nel suo statuto la promozione della società sostenibile nei nei campi della cultura e dell'inclusione. Oltre a sostenenere studi, ricerche e progetti per la promozione della cultura, ora ha ideato un bando che guarda alle startup: ma nella forma, storicamente preferita da Unipol, della cooperativa.

Il bando (PDF) funziona così: la cifra viene suddivisa fra un massimo di 10 progetti che verranno selezionati fra quelli presentati con un contributo di 20.000 euro per ciascun progetto. Il numero delle idee imprenditoriali selezionate che accederanno al contributo economico varierà in funzione della quantità e della qualità delle proposte pervenute. Il bando apre oggi e scade il 30 aprile. È rivolto a giovani di età compresa fra i 18 i 35 anni compiuti, italiani e stranieri residenti in Italia. Le proposte dovranno pervenire obbligatoriamente da gruppi composti da minimo 3 persone (il numero necessario per una cooperativa).

Possono partecipare vari gruppi di persone, anche spin off accademici, no-profit. Le idee imprenditoriali presentate devono riguardare attività e progetti culturali e creativi: arti visive, arti performative, patrimonio storico-artistico-architettonico; industrie culturali (editoria, comprese le sue declinazioni multimediali), industria musicale, radio-televisione, cinema e videogiochi; industrie creative (architettura, pubblicità e branding, design).

Ogni idea imprenditoriale, inoltre, deve essere connotata, tutta o in parte, dalle seguenti caratteristiche fondamentali: promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro; promuovere la coesione sociale; costruire reti territoriali; ricercare forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura; essere economicamente sostenibili nel tempo.

La partecipazione ha un sistema classico per questi bandi online: si visita il sito iscrivendosi per partecipare; si compila il modulo presentando curricula e progetti, con la facoltà di allegare pitch video. Tutto si può anche spedire all'indirizzo culturability@fondazioneunipolis.org.

I progetti verrano valutati da un commissione appositamente costituita, composta da rappresentanti dei vari partner, tra i quali Giuseppe Cogliolo, Past CEO McCann Italia e Vice Chairman McCann Worldgroup Italia, Luca De Biase, Presidente della Fondazione <ahref, Walter Dondi, direttore della Fondazione Unipolis, Gianluca Fiorentini, del Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna e Renato Soru di Tiscali.

Il 20 maggio inizierà la prima fase di valutazione a cui seguiranno in giugno incontri di informazione e formazione sui territori a cui potranno accedere in via esclusiva i gruppi e le organizzazioni che hanno presentato le idee imprenditoriali selezionate dalla Commissione. Il 31 ottobre verrà il momento della consegna del business plan. Se tutto andrà per il meglio, il vincitore del bando comincerà la sua avventura il 1° gennaio 2014.

Leggi tutto: http://www.webnews.it/2013/02/21/culturability-200-mila-euro-per-startup-culturali/#ixzz2LuOlXhp1

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