Il New York Times ha diffuso il 20/02/2013 la notizia della scoperta di un nuovo test per la diagnosi precoce della lebbra. L'AIFO, da oltre 50 anni in prima linea nella lotta alla lebbra, ha accolto la notizia con grande interesse. Dopo la mappatura del genoma del micobatterio che causa la lebbra, erano iniziati i tentativi di identificare gli antigeni che potevano essere utilizzati per una diagnosi precoce della malattia.
La notizia che un gruppo di scienziati negli Stati Uniti è riuscito in questo tentativo, se risulterà veritiera, sarà di grande importanza per la lotta alla lebbra. Ancora oggi nel mondo vi sono più di 250.000 nuovi malati di lebbra ogni anno. Lo stigma sociale e i pregiudizi rendono tuttora difficile la diagnosi precoce della malattia.
L'efficacia del test dovrà essere verificata, ed in particolare si dovrà accertare che esso sia abbastanza sensibile per poter diagnosticare i diversi tipi di lebbra ed abbastanza specifico per non confondere le diverse specie di micobatteri che esistono in natura. Inoltre si dovrà verificare che il test sia ugualmente efficace in diverse parti del mondo e sia sufficientemente facile da utilizzare sul campo.
Le sfide per vincere la malattia sono ancora impegnative. Purtroppo ancora oggi non esiste un vaccino efficace contro la lebbra. La scoperta del nuovo test potrebbe aprire nuove strade anche per altre ricerche legate alla malattia.
Nel settembre 2013 si terrà a Bruxelles (Belgio) il congresso mondiale sulla lebbra, che sarà l'occasione per approfondire e valutare il test per la diagnosi precoce scoperto dal team statunitense.
AIFO sostiene programmi di lotta alla lebbra e di riabilitazione delle persone con disabilità legate alla lebbra in 13 paesi. I programmi AIFO, ogni anno raggiungono più di 50.000 malati di lebbra.