Don Dante Clauser, maestro dell'accoglienza
Don Zappolini: "La sua morte ci riempie di dolore. Anche lui protagonista delle belle storie da cui è nato il CNCA"
Roma, 12 febbraio 2013
"La morte di don Dante Clauser ci riempie di dolore. È stato un punto di riferimento eccezionale per tutti noi del CNCA, un vero e proprio maestro dell'accoglienza", dichiara don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), che sarà presente domani, a Trento, alle esequie di un uomo che ha segnato indelebilmente non solo la storia della nostra Federazione - di cui è stato co-fondatore - ma anche di un modo di comprendere e interpretare la sequela di Gesù Cristo.
"Dobbiamo essere riconoscenti a don Dante:", conclude don Zappolini, "persone come lui hanno animato le belle storie da cui è nato il CNCA. Don Dante ha espresso come pochi una passione profonda per la vita e per la giustizia, un'energia che ha alimentato il suo stare accanto alle persone più povere e in difficoltà, a cominciare da quelle che vivono in strada. Come ha ben notato don Angelo Cupini, altro fondatore del CNCA, 'è così che ha conquistato per noi un'autorità che non nasce dai meriti acquisiti o dalle cose fatte, ma dall'esserci sempre, dal lasciarsi sciogliere come il sale prima di dare sapore di vita'."