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«La questione dell'economia ecologica può avere un futuro solo se si mette mano alla struttura del sistema imponendo maggiori regole e responsabilità ai mercati e ai loro attori e quindi non limitandoci soltanto alla responsabilità sociale ed ambientale che è volontaristica, ma dando delle regole certe e rimettendo limiti al mercato».

Lo sostiene Alberto Zoratti che, assieme a Monica Di Sisto, ha scritto per Emi 'I Signori della Green economy', interessante analisi del Terzo Millennio, in bilico tra interessi capitalisti e ambiente.

Sei milioni di persone ogni anno sono costrette a lasciare le proprie case e i luoghi in cui sono nati a causa di fenomeni naturali disastrosi come uragani, tsunami, terremoti, alluvioni. Inquinamento, cambiamento climatico, eccesso di rifiuti, mancanza di una politica mondiale forte, preoccupano sempre di più e la necessità di cambiare il sistema si fa impellente. Da qui nasce quella che qualcuno vorrebbe definire 'green economy', nient'altro invece che il tentativo, da parte delle multinazionali, di approfittare della situazione per arricchirsi sempre di più e mantenere lo status quo attuale.

«Con questo libro vogliamo sottolineare un concetto- spiega Zoratti (Presidente di Fair Watch)- Ci hanno abituati a considerare la green economy come una sorta di rivoluzione verde che dovrebbe garantire non soltanto un'uscita sostenibile dalla crisi ma anche un possibile benessere per tutti, pianeta compreso".

Ma è davvero così? E' su questo che si deve riflettere. «La green economy è comunque un'economica che si basa sulla centralità dei mercati e sul sistema capitalista- continua Zoratti- che vede protagonisti ancora una volta le multinazionali e che non mette in discussione l'attuale modello di sviluppo né i rapporti di forza che ci sono al suo interno».

Per questo secondo gli autori il primo passo da fare è «accendere i riflettori sui veri protagonisti di questo settore in crescita, per capire tutte le sfaccettature della green economy».

Diviso in 5 capitoli che ricordano i 4 elementi della natura, più un quinto elemento, 'I Signori della Green economy' racconta i diversi settori in cui gruppi privati e finanziari internazionali si sono lanciati «dopo aver estratto valore sui beni comuni, per poterne ora fare profitti- sottolinea Zoratti- La green economy così come ce la stanno proponendo- infatti- è un'ottima opportunità per le grandi imprese.  Vengono da qui  il land grabbing, l'inquinamento atmosferico, l'inquinamento delle falde acquifere».

I movimenti sono il «quinto elemento, come nel famoso film, il baluardo contro l'invasione- continua l'autore- I movimenti sono un baluardo sicuramente non sufficiente ma necessario per bloccare questa deriva. Ma al di là di questo, bisognerebbe cominciare a parlare di economia ecologica- afferma Zoratti- intendendo non solo la tutela dell'ambiente, ma anche quella delle persone, quella sociale, quella del mondo del lavoro».

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