Un passo verso il cambiamento, lo sviluppo, l'informazione diffusa, verso la consapevolezza di avere a disposizione uno strumento dalle enormi potenzialità. E' questa la via che Make a Change ha voluto contribuire a indicare con la sua più recente iniziativa.
In questi primi giorni del 2013, è in distribuzione presso esponenti della società civile, della classe politica, dell'economia "for profit", della finanza sociale, del Terzo settore e della cooperazione sociale e del mondo della comunicazione un position paper intitolato Il business sociale: un nuovo strumento per i futuri governi del paese. Make a Change si è impegnata nel coordinare la redazione di questo documento che racchiude interventi dei più importanti "esperti" della tematica dell'economia sociale di mercato, attivi in ambito universitario, professionale ed imprenditoriale, allo scopo di fornire un quadro sufficientemente esaustivo delle problematiche cui il business sociale può dare risposta.
Il nostro Paese sta vivendo da un po' di tempo a questa parte un periodo certamente turbolento, ma allo stesso tempo caratterizzato da una forte voglia di rinnovamento in molti ambiti; inserendosi in un contesto di questo tipo, il paper ha l'obiettivo di portare all'attenzione della classe politica, qualunque essa sarà, il grande potenziale di uno strumento quale il business sociale nella risoluzione di alcuni dei problemi più "scottanti" come la disoccupazione, la crescita, l'equità sociale, il conflitto tra capitale e lavoro, le inefficienze dello Stato e la mancanza di risorse per il welfare.
A partire sia dalle best practice già presenti nell'ambito dell'imprenditorialità sociale italiana sia dalle carenze del settore, il documento ha l'ambizione di tracciare una strada sulla quale costruire le infrastrutture normative e di mercato per rafforzare il cosiddetto business sociale, aprendo l'opportunità a nuovi modelli di impresa capitalistica a finalità sociale ed ambientale.
Gli interventi contenuti nel paper spaziano delle opportunità di applicazione del business sociale nel nostro Paese come la generazione di occupazione stabile e lo sviluppo di quella femminile, il recupero dei beni confiscati alla mafia, l'integrazione dei soggetti migranti, l'housing sociale; ai suggerimenti per accogliere nel contesto italiano le nuove direttive della Comunità Europea; fino alle modifiche degli attuali aspetti normativi e di rendicontazione del valore socio-ambientale fondamentali per un ulteriore sviluppo del business sociale in Italia.
È quindi il momento di cambiare le cose e Make a Change prende una posizione: quella dell'innovazione per migliorare il sistema da dentro il sistema e creare valore e non più solo ricchezza. Perciò è necessario superare la vecchia contrapposizione tra profit e non profit, creando uno spazio di azione sempre più ampio per l'impresa sociale, un nuovo modello "ibrido" finalizzato ad una maggiore stabilità economica ed equità sociale.
Il position paper è attualmente disponibile qui (http://makeachange.it/download/PositionPaperFullVersion.pdf) per la versione completa e qui (http://makeachange.it/download/PositionPaperExecutiveSummary.pdf) per l'Executive Summary, nonché presso la homepage di makeachange.it