Sostenere la coesione sociale, una questione di programmazione.
Nessuno, neppure lo Stato, riesce a occuparsi nello stesso momento e con uguale intensità di tutte le criticità che rientrano nell'ambito del cosiddetto sociale. Per chi opera quotidianamente nel sociale, dunque, è oggi indispensabile, anche se in molti casi già lo era prima della crisi, pianificare con la massima precisione possibile gli interventi da effettuare. In coerenza, ovvio, con la propria missione istituzionale. Così ha fatto ad esempio la Fondazione Con il Sud, l'ente costituito nel 2006 dall'alleanza trafondazioni di origine bancaria e mondo del non profit per promuovere nel Mezzogiorno la coesione sociale, prerequisito dello sviluppo.
La fondazione, presieduta dal professor Carlo Borgomeo, ha delineato le modalità del suo intervento per quest'anno nel Documento programmatico annuale 2013 di recente approvato, in linea con il programma triennale già definito in precedenza. I settori prioritari in cui svolgerà la sua azione nei dodici mesi appena iniziati sono stati identificati nei seguenti: l'educazione giovanile e il contrasto alla dispersione scolastica; la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, con speciale riferimento al riutilizzo a finisociali dei beni confiscati alle organizzazioni criminali; l'innovazione sociale, all'interno della quale spiccano le drammatiche questioni legate al tema carceri e al disagio familiare; il sostegno alle reti del volontariato; la costituzione di nuove Fondazioni di comunità, che potrebbero andare ad aggiungersi alle tre che già sono state avviate nel corso di questi primi anni di attività, precisamente nel Salernitano, a Napoli centro storico e a Messina; infine, proseguirà la formazione finalizzata all'accrescimento delle competenze gestionali per i quadri del Terzo settore.
Quanto alla tipologia, gli interventi previsti nel 2013 sisuddivideranno in: progetti esemplari, particolarmente sfidanti, che per innovazione e rilevanza possono dare origine a nuovi modelli; progetti di rafforzamento del tessuto sociale già esistente, a sostegno ad esempio dell'azione delle realtà del volontariato che già operano sul territorio; esperienze di co-finanziamento con altri soggetti erogatori, per produrre un effetto 'leva' sull'infrastrutturazione sociale del Sud; sostegno alla nascita di nuove Fondazioni di comunità, come già si accennava, che possano autonomamente raccogliere risorse e valorizzarle impiegandole sul territorio.
Nel complesso sono previsti stanziamenti per il 2013 in ragione di 18 milioni di euro. Èstata anche introdotta una novità dal punto di vista procedurale: per i soggetti che intenderanno partecipare ai bandi quest'anno, infatti, in sostituzione della spedizione dei progetti per la tradizionale via cartacea, sono previsti compilazione e invio attraverso Internet, previa registrazione sul sito web (www.fondazioneconilsud.it, è anche su Twitter con l'account @ConilSud). Potrà forse sembrare banale ribadirlo, ma questo importante sforzo di programmazione è un'ulteriore dimostrazione che per fare il bene bisogna farlo bene, anzi benissimo. Soprattutto in questi anni segnati dalla crisi.
Andrea Di Turi