Monti ai leader: è ora di prendervi le vostre responsabilità.

Soldi destinate alle zone meno sviluppate. Prima bozza nella lunga maratona negoziale che non si è ancora conclusa.

Dopo ore di bilaterali e incontri preparatori iniziati giovedì, non c'è ancora convergenza tra i 27 sulle cifre di compromesso del bilancio Ue. Ma dopo una sospensione del vertice durata sei ore, una nuova bozza di compromesso sul bilancio è stata elaborata nella notte dal presidente Van Rompuy: il tetto complessivo di spesa sarebbe pari a 960 miliardi di euro per gli impegni e 908,4 per i pagamenti effettivi con un taglio di 11,9 miliardi rispetto alla proposta di bilancio precedente, che già prevedeva riduzioni di spesa.

SOLDI ALLE REGIONI - Tagli dunque, ma anche soldi in più in alcuni settori. Come il miliardo e mezzo per le regioni meno sviluppate dell'Italia. È il contributo previsto per il bilancio 2014-2020 nella bozza. Il contributo fa parte degli stanziamenti speciali aggiuntivi destinati alle regioni dei paesi dell'Eurozona maggiormente colpite dalla crisi.

LE CIFRE - La cifra di 960 miliardi di euro per i cosiddetti impegni è, come detto, di 11,9 miliardi inferiore a quella proposta da Van Rompuy nel fallito vertice di novembre scorso. La somma di 908,4 miliardi è per i pagamenti, ovvero l'effettiva liquidità a disposizione per le politiche europee fra il 2014 ed il 2020. I 960 miliardi sono la stessa cifra proposta verbalmente da Van Rompuy in apertura del vertice. La seconda è a metà strada fra le due ipotesi di inizio serata (fra 903 e 915 miliardi). Nella proposta non è indicata la clausola di «flessibilità» richiesta dal Parlamento europeo. Secondo fonti europee il lungo lavoro notturno si è reso necessario per rivedere la suddivisione tra i capitoli di spesa (agricoltura, coesione, infrastrutture, servizio diplomatico, amministrazione, ecc.) e la ripartizione del peso degli sconti di cui godono paesi come Gran Bretagna, Germania, Olanda, Danimarca e Svezia. Se i 27 (più la Croazia, che dalla prossima estate sarà il 28/mo paese Ue) si accorderanno sulla bozza, sarà la prima volta nella storia dell'Unione che un bilancio pluriennale è inferiore rispetto al precedente: in particolare, si tratta di oltre 34 miliardi in meno in 7 anni. I tagli rispetto alla precedente proposta del presidente, «bocciata» al vertice del 23 novembre scorso, sono pari a circa 13 miliardi.

TAGLI - La bozza prevede un ulteriore taglio di un miliardo di euro per le spese amministrative dell'Unione europea. Anche i fondi per la crescita (infrastrutture, innovazione e ricerca) vengono ulteriormente tagliati di 13,84 miliardi.
Ma ci sono anche dei fondi aggiuntivi: l'iniziativa per combattere la disoccupazione giovanile nei Paesi dove supera il 25%, quindi Italia compresa, avrà a disposizione un budget di sei miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

I NODI: SPESE E «SCONTI» - Senza una bozza di compromesso sui numeri, i 27 non hanno ancora affrontato la vera discussione, cioè ancora non hanno preso posizione ufficiale sul tetto complessivo di spesa che sono disposti ad accettare, sulla distribuzione dei nuovi tagli e sugli sconti di cui godono alcuni Paesi, altro tema caldo del negoziato. Van Rompuy, che vuole un accordo a tutti i costi, ha intenzione di proseguire senza interruzioni dopo aver messo sul tavolo la sua proposta.

LE POSIZIONI - Al momento le posizioni sono ferme su due fronti: il Nord che con Gran Bretagna e Germania in testa vuole un bilancio più austero e il Paesi del Sud con Francia e Italia in testa che non vogliono che venga toccata la voce crescita e vogliono difendere i propri fondi agricoli. Sul tutto pesa la dura presa di posizione del Parlamento europeo che non è disposto ad approvare alcun accordo che tagli le prospettive di crescita.

IL RICHIAMO DI MONTI - Il premier Mario Monti, prima della lunga pausa dei lavori del vertice voluta da Van Rompuy, ha richiamato «con fermezza» i leader «a prendersi le loro responsabilità per trovare una soluzione valida per l'Europa». Il professore, rivelano fonti europee, ha sottolineato che «il momento è difficile e importante».

Redazione Online

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni