Ancora nessuno spiraglio sul fronte dei pagamenti per le cooperative sociali di Napoli. Dopo la revoca del Tavolo della crisi da parte del Comune di Napoli, niente si è mosso. E non ha tardato a far sentire la sua voce Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania e della stessa Federsolidarietà, la Federazione che aggrega tutte le cooperative sociali della regione. "Adesso basta. I soci lavoratori devono essere pagati perché a loro volta devono pagare gli operatori. I nostri amministratori, anziché occuparsi dei problemi concreti, preferiscono impegnarsi con roboanti proclami elettorali.
Non ci sono i soldi? Faremo una proposta. Si potrebbe optare per un contratto di solidarietà che preveda che tutti i dipendenti pubblici, i dirigenti e gli amministratori devolvano una piccola somma alla causa. Questo servirebbe a tutelare il lavoro, perché non esistono lavoratori di serie B. Occorre una grande iniziativa e una mobilitazione a Napoli e in Campania affinché la cooperazione sociale non resti soffocata.
Il rischio che i servizi essenziali spariscano è serio. Il coordinamento di Federsolidarietà Campania si incontrerà martedì per discutere del Piano sociale regionale e di questa questione. Ci fermeremo solo quando chi di dovere si assumerà le proprie responsabilità".