DI ILARIA SOLAINI
Giancarlo sfodera sorrisi ai clienti appena entrati e li fa accomodare nel nuovo locale Gustop, aperto da ottobre in via Selvanesco 77, vicino a via dei Missaglia. Veronica riordina i tavoli con precisione e attenzione e poi c'è Stefania che con altrettanta solerzia si occupa di lavare le stoviglie. In apparenza sono i consueti compiti da assolvere in ogni ristorante che si rispetti, starete pensando, e poi perché tutta questa pubblicità? Perché Gustop, seppur voglia essere un locale nel campo della ristorazione come gli altri, con prezzi di mercato e un centinaio di clienti che in media tutti i giorni si servono ai tavoli, punta anche a un altro scopo. Quello di far crescere delle persone con disabilità. E farlo in modo 'genuino', (parola che ritorna in ogni angolo del locale, ndr. )inserendole in un contesto lavorativo concorrenziale, fatto anche di relazioni umane. In altre parole un ristorante, che offre anche servizio di catering, dove sette persone con disabilità psichiche e fisiche, aiutate da quattro normodotati, lavorano sodo, cercando di accontentare i tanti clienti.
«Si tratta di una delle prime esperienze di persone con disabilità cognitiva che non devono più essere assistite, ma divengono protagoniste - racconta Andrea Miotti presidente dell'associazione L'Impronta che assieme a Raffaella Ligurgo alla guida dell'associazione Via Libera ha inaugurato ieri l'iniziativa - lavorando per offrire servizi ad altri, i clienti, con cui interagiscono quotidianamente».
Il progetto, pensato innanzitutto dall'Impronta, (nata negli anni Novanta da una storia di amicizia tra due ragazzi, di cui uno è disabile), assieme a un'altra onlus, la cooperativa sociale Via Libera, è stato possibile grazie al sostegno economico di quattro fondazioni, tra cui Cariplo, Vismara, Banca del Monte di Lombardia e Umano Progresso. Dopo due anni di lavoro e il prezioso aiuto (gratuito) di esperti della ristorazione, della pianificazione gestionale e del marketing, Gustop (info su www.gustop.it) ha aperto le porte a chiunque voglia fare una sosta e 'gustare' prodotti di qualità in un angolo di periferia milanese che, grazie alle sue forze sociali, ha voluto rilanciare alto su integrazionee servizi.Ora resta da vedere se la scommessa Gustop sarà vinta nei prossimi mesi e anni e nel contempo se il ristorante saprà coniugare l'attività imprenditoriale con la sua vocazione educativa, offrendo a tante altre persone con disabilità un'occasione di crescita attraverso tirocini formativi.