Il Consiglio dei ministri ieri sera ha approvato, in via preliminare, uno schema di regolamento che modifica il Dpr n. 76 del 1998 che disciplina i criteri e le procedure per l'utilizzazione della quota dell'8 per mille dell'Irpef devoluta alla diretta gestione statale, destinata agli interventi straordinari per fame nel mondo, per calamità naturali, per assistenza ai rifugiati e per conservazione di beni culturali. Le modifiche, si legge nel comunicato finale diffuso da Palazzo Chigi, intendono migliorare la disciplina dell'erogazione del contributo adeguandola alle nuove normative e abbreviando sensibilmente i termini complessivi del procedimento.
La nuova disciplina, sottolinea ancora Palazzo Chigi, risponde alle finalità di trasparenza e di contenimento della spesa pubblica; in particolare, lo schema di regolamento introduce puntuali criteri di ripartizione tra le categorie destinatarie del contributo e di distribuzione sul territorio, prevede l'esplicitazione di parametri di valutazione, introduce un attento monitoraggio e una rigorosa rendicontazione delle somme erogate.
Lo schema sarà inviato ai pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari. Negli ultimi due anni, ricorda Palazzo Chigi, i provvedimenti legislativi (cfr. DL n. 98 del 2011, DL n. 201 del 2011, DL n.95 del 2012, legge di stabilità 2013 - n. 228 del 2012) hanno destinato in via prioritaria i fondi della quota dell'otto per mille dell'Irpef a diretta gestione statale per far fronte alle necessità derivanti dagli eventi alluvionali, dalle precipitazioni nevose e dalle altre avversità atmosferiche che hanno colpito varie zone del paese negli ultimi anni.
In particolare, le somme destinate alla Protezione civile (pari a 64 milioni di euro), sono state stanziate per assicurare l'immediata operatività dell'amministrazione e per garantire la tempestività degli interventi in caso di eventi calamitosi, di emergenze idro geologiche e di incendi boschivi che minacciano la pubblica incolumità.
Il provvedimento di ieri, sottolinea la nota, include l'assistenza ai rifugiati. Nella proposta di modifica, infatti, un quarto delle risorse provenienti dall'otto per mille dell'Irpef a gestione statale è riservato a loro. E' stata inoltre ampliata la platea dei destinatari, includendo accanto a coloro ai quali sia stato riconosciuto lo stato di rifugiato anche le persone bisognose di protezione internazionale.