Rompere il colpevole silenzio: questo il principale messaggio emerso al convegno internazionale "Ci sono storie difficili da raccontare" che si è tenuto a Milano il 29 gennaio ed ha  segnato la conclusione del progetto "Stop Vi.e.w." (stop alla violenza contro le donne anziane), di cui Auser Lombardia è capofila e finanziato nell'ambito del programma europeo Daphne.  Presenti i partner europei delle associazioni Cnidff (Francia), Anjaf (Portogallo), Unaf (Spagna), Bgrf (Bulgaria), Zdus (Slovenia), insieme al partner italiano Regione Lombardia. Il convegno è stato aperto da Rosa Romano, direttore di Auser Lombardia, che ha richiamato gli elementi di sfondo del progetto: l'inarrestabile processo di invecchiamento della popolazione e le prospettive di genere che vedono la donna più a rischio di fragilità e violenze.


È stato proiettato il video diretto da Filippo Ticozzi, realizzato appositamente per il progetto, che racconta tre storie emblematiche di donne anziane per rappresentare tre fenomeni della violenza nei confronti delle donne over 65: solitudine, maltrattamento, truffa. Il video, che ha avuto un riconoscimento al Festival della Comunicazione Sociale 2012, è disponibile su youtube (http://www.youtube.com/user/STOPVIEWVIDEO) nelle varie lingue dei paesi partner del progetto.  Marina Matucci (Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale di Regione Lombardia) ha sottolineato l'importanza che il tema degli abusi taciuti riveste per Regione Lombardia: il progetto "Stop Vi.e.w." ha permesso di creare maggiore consapevolezza e attenzione anche tra gli operatori socio-sanitari e le Asl.

Ogni nazione ha presentato un'azione specifica del progetto nel contesto locale. La Slovenia ha inaugurato una azione di comunicazione attraverso programmi di sensibilizzazione trasmessi dalla radio, la Francia ha una struttura che più da vent'anni lavora e ha introdotto un esteso programma di formazione, Spagna e Bulgaria hanno informato e sensibilizzato proponendo protocolli per azioni congiunte tra amministrazioni pubbliche e terzo settore, il Portogallo ha curato la comparazione delle ricerche sul fenomeno che ogni partner ha svolto sul proprio territorio. L'Italia ha presentato i risultati di una metodologia innovativa e sperimentale attraverso i gruppi di auto mutuo aiuto e il counselling. Auser, in particolare, ha avviato un programma specifico di formazione per gli operatori di telefonia sociale e un'attività di sensibilizzazione vastissima raggiungendo cittadini, amministrazioni, operatori socio sanitari, medici di base, volontari, case di riposo e centri anziani.

Per info: www.auser.lombardia.it  02/26113524

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