Jafar Panahi è stato condannato a sei anni di carcere perché ha girato un film sulle proteste post elettorali del giugno 2009 ritenuto antigovernativo.
 
Majid Tavakkoli sta scontando otto anni di carcere per aver espresso pubblicamente le sue opinioni.
 
Zeynab Jalalian ha 28 anni e rischia di essere messa a morte perché accusata di appartenere a un'organizzazione ritenuta illegale.
 
Dalle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009, che hanno confermato il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad, si sono intensificati gli arresti e le detenzioni di pacifici attivisti dei diritti umani, attivisti delle minoranze e di coloro che semplicemente esercitano il loro diritto alla libertà di espressione e di associazione.
 
Da anni Amnesty International continua a portare il suo lavoro in favore della libertà di espressione e contro la pena di morte, affinché l'Iran diventi un paese libero da questa punizione crudele, disumana e degradante e dove ogni persona possa esprimersi liberamente.
 
Unisciti a noi, chiedi alle autorità della Repubblica islamica dell'Iran di tutelare i diritti umani fondamentali, di porre fine alla pena di morte e di garantire la libertà di espressione, come sancito dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui l'Iran è stato parte.
 
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