Nonostante lo sciopero dei mezzi pubblici abbia bloccato la partecipazione di persone provenienti da fuori Milano, numerose sono stati le persone presenti.
Oltre agli infermieri ed OSS italiani molti sono stati i partecipanti extracomunitarii in possesso del titolo di infermiere, OSS-ASA o con attestati o diploma di infermieri non ancora riconosciute in Italia.
Una platea piacevolmente molto attenta alle relazioni presentate e coinvolta nel dibattito.
Un grazie anche ai relatori che hanno saputo presentare le loro proposte e personali esperienze ad una platea professionalmente molto eterogenea e multietnica.
Numerose le proposte emerse dalle relazioni e dal dibattito; purtroppo i giornali hanno ripreso solo i fatti più eclatanti..(vedi articolo del giorno).
La prima considerazione è che l'opinione pubblica considera e chiama "infermiere" solo chi lavora in ospedale, casa di cura o casa di riposo, mentre chi opera sul territorio o presso le famiglie è classificato " badante" indipendentemente dalla funzioni e mansioni svolte.
L'elevato costo delle rette delle case di riposo di Milano e provincia sta orientando le famiglie a cercare soluzioni alternative al ricovero, come spesso è l'utilizzo delle badanti, meglio ancora se in possesso percorsi formativi socio sanitari.
E' quanto emerso anche al convegno stante l'alta percentuale di partecipanti stranieri e di quanti in questi giorni si stanno avvicinando alla nostra associazione per iscriversi.
E' ormai acquisito a Milano la presenza/attiva e numerosa di badanti in possesso del diploma di infermieri e di attestati/qualifiche equipollenti al nostro infermiere generico o operatore socio sanitari.
E' ragionevole ipotizzare che nella sola Milano e provincia vi siano 8000 persone in possesso di questi attestati o diplomi non ancora riconosciuti.
La maggioranza delle badanti in possesso di titoli infermieristici provengono dall'Est, dall'Asia( filippine, india, Sri Lanka), mentre dai paesi dell'America latina e Africa provengono soprattutto persone in possesso di titoli equivalenti all'Operatore Socio Sanitario.
Operano, spesso irregolarmente, come badanti, altre presso alberghi, ristoranti o studi professionali o agenzie e cooperative.
L'ingresso in Italia di queste persone è arcinoto e ormai non fanno più notizia anche le situazioni più vergognose !!!
Cosi pure della loro retribuzione che varia da tre euro all'ora alle 6.50.
Alcuni hanno già iniziato le procedure per il riconoscimento del titolo o diploma, altre non sanno che esiste per loro questa possibilità o non possono permettersi economicamente di sostenere le spese per la regolarizzazione..
Le nostre associazioni hanno già comunicato la propria disponibilità a fornire consulenza anche in sedi territoriali decentrate di enti/patronati interessati, sia per quanto riguarda le procedure per il riconoscimento dei titoli o attestati, sia per quanto riguarda un loro corretto inserimento lavorativo.
Alcuni OSS che hanno conseguito il titolo di operatore sociosanitario in Italia hanno sollevato una realtà che gia conoscevamo: " assunti e retribuiti come ausiliari socio assistenziali ( ASA) anziché OSS.
Nel corso del Convegno abbiamo dato atto al Consiglio Regionale della Lombardia che nel piano socio sanitario 2007/2009, appena approvato, nel capitolo " Formazione degli operatori del Welfare" ha meglio esplicitato il ruolo della badante/colf che assiste la persona sana da quello dell'operatore socio sanitario o ausiliario socio assistenziale che ha una formazione specifica.
Nell'ambito del convegno è stato presentato il nostro progetto denominato "assistenza amica" per l'area metropolitana che vuole essere un ulteriore arricchimento di quanto già esiste.
Una piacevole sorpresa è stata la presenza al convegno dell'assessore del Comune di Milano Andrea Mascaretti e del segretario regionale della FNMG Fiorenzo Corti
L'assessore alle Politiche del Lavoro Andrea Mascaretti ha promesso di potenziare lo sportello attivo presso il Comune ed ha chiesto alla nostra associazione una collaborazione attiva.
Il Segretario regionale della FNMG Fiorenzo Corti nell'intervento di saluto ha chiesto la nostra collaborazione per il reperimento di infermieri da inserire nello studi associati e offerta la sua disponibilità per offrire percorsi formativi ai nostri iscritti.
Come preannunciato questo convegno verrà organizzato, nel prossimo anno, in altre due città della Lombardia .
Presidente
AINM
Il Presidente ASNOSS