M.Cazzulani
Il Presidente democratico non è disposto a compromessi coi repubblicani sull'aumento del tetto di indebitamento. I conservatori chiedono l'abbattimento della spesa pubblica a discapito delle misure in tutela della sanità e della Piccola Media Impresa.
Niente compromessi per chi rischia di mettere a serio repentaglio il bilancio e la sanità degli Stati Uniti d'America. Nella giornata di lunedì, 14 Gennaio, il Presidente USA, il democratico Barack Obama, nel corso della sua ultima conferenza stampa del primo mandato ha dichiarato guerra aperta alla minoranza repubblicana sul tema del bilancio.
In particolare, il pomo della discordia tra il presidente democratico e la minoranza repubblicana riguarda l'incremento della soglia di indebitamento dello Stato. Per Obama, la misura è necessaria affinché il pericolo di bancarotta per le casse di Washington sia scongiurato.
Al contrario, i repubblicani si sono opposti alla manovra, ed hanno proposto supporto all'iniziativa della Casa Bianca solo in cambio di un significativo taglio della spesa pubblica.
"Se le spese dello stato saranno tagliate non avremo i soldi per pagare gli assegni per l'assistenza sociale, le pensioni per i veterani di guerra - ha dichiarato Obama, ripreso dalla Reuters - non potremo finanziare la piccola e media impresa, e dovremmo posticipare il saldo degli stipendi per le nostre truppe militari".
Secca è stata la risposta dello Speaker della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano John Boehner, che ha sottolineato come, dal suo punto di vista, non sia concepibile un innalzamento dell'indebitamento dello stato senza un taglio sensibile della spesa pubblica.
A supporto del progetto di Obama sono le stime pubblicate dal Dipartimento del Tesoro, secondo le quali gli Stati Uniti d'America rischiano il default se il tetto di indebitamento, pari a 16 trilioni di Dollari, non sarà innalzato.
I repubblicani non sono più disposti a cedere dopo il recente compromesso raggiunto sul Fiscal Cliff: misura che ha aumentato le imposte per i redditi più alti, ed ha lasciato invariate le tasse per quelli medio-bassi.
Il braccio di ferro sulla spesa pubblica tra i democratici - che oltre alla Casa Bianca controllano la maggioranza del Senato - ed i repubblicani - che posseggono la maggioranza alla Camera dei rappresentanti - riflette due differenti ricette per superare la crisi nella più importante democrazia del pianeta.
Da un lato, Obama propone più spesa pubblica per mettere in circolo più denaro e riattivare un'economia a forte rischio stagnazione. Nel contempo, il Presidente democratico intende garantire le misure di welfare che, sopratutto in campo sanitario, hanno contraddistinto la sua campagna elettorale.
I repubblicani propongono invece misure di austerità e consistenti tagli della spesa pubblica che, a detta dei conservatori, costituiscono l'unica soluzione per arginare la crisi delle casse dello Stato.
Matteo Cazzulani
Welfare Network