Il consueto Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio di Benedetto XVI è quest'anno dedicato alla beatitudine evangelica: "beati gli operatori di pace, perchè saranno chiamati figli di Dio" (Mt 5,9).

L'operatore di pace è colui che pur vivendo nel mondo economico e globalizzato non percepisce la sua opera come un vantaggio per sè ma come dono. Tutti noi siamo chiamati a vivere la pace nella quotidianità attraverso i nostri gesti, dalla semplice cortesia al perdono delle offese, dalla cordialità più o meno spontanea all'onestà nei rapporti personali.

Un atteggiamento che va oltre la tolleranza e che guarda al mondo con benevolenza, alla ricerca di una felicità che non è nè individuale nè ultraterrena: "la pace è dono messianico e opera dell'uomo, una promessa non per l'altra vita ma per questa".

Con questo scritto il Papa ci ricorda come lo sviluppo integrale della persona umana non possa quindi prescindere da esigenze di verità, di giustizia e di amore.

BEATI GLI OPERATORI DI PACE.

Commento al Messaggio di Benedetto XVI per la XLVI Giornata Mondiale della Pace.

di Michele Viganò
redazione.ufficiostampa@vsi.it

Il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace è una meditazione attorno alle parole di Gesù in Mt 5,9: "Beati gli operatori di pace, perchè saranno chiamati figli di Dio". Una lettera dunque, indirizzata a coloro i quali si impegnano quotidianamente a costruire la pace, ovvero uno stato di "ordine vivificato ed integrato dall'amore" che può e deve realizzarsi proprio qui ed ora, in questa vita e su questa terra.

"La pace non è un sogno, non è un'utopia" spiega il teologo Ratzinger, poiché "le beatitudini proclamate da Gesù sono promesse [...] rivolte a tutti quelli che si lasciano guidare dalle esigenze della verità, della giustizia e dell'amore [...] Gesù dichiara ad essi che non solo in un'altra vita ma già in questa scopriranno di essere figli di Dio, e che da sempre e per sempre Dio è del tutto solidale con loro".

Un incoraggiamento, un appello rivolto a tutti, non solo ai credenti evidentemente, a costruire situazioni di dialogo, di impegno per il bene comune, di relazioni autenticamente umane, poiché la pace, nel pensiero del Papa, è precisamente "l'innata vocazione dell'umanità".

Ciò che ci viene indicato qui è un collegamento essenziale tra l'impegno per la pace ed il desiderio di felicità che è aspirazione di ogni uomo: è un passaggio importante perchè permette di generalizzare un sentimento personale che tutti conosciamo e che ci sembra logico riconoscere anche nel prossimo.

L'umanesimo di Benedetto XVI pone le sue basi nella psicologia dell'individuo per ricercare le dinamiche che muovono l'umanità nella sua totalità e fin dall'introduzione del suo messaggio ci porta dall'evidenza intuitiva che "in ogni persona il desiderio di pace è aspirazione essenziale e coincide con il desiderio di vita umana piena, felice e ben realizzata" all'affermazione universale: "l'uomo è fatto per la pace".

Per i credenti questa è una verità rivelata nel Vangelo dalla promessa delle beatitudini e del resto il Papa si affretta a spiegare che la pace è "dono messianico e opera umana allo stesso tempo" ovvero il luogo dove il volere di Dio si incontra con l'azione dell'uomo e solo con essa può realizzarsi, quasi a dire che Dio vuole per l'uomo la pace costruita dall'uomo stesso.

Potrebbe sembrare che questa situazione sia quella di una vita individuale pienamente felice, ma a guardare meglio ci si potrebbe chiedere: può la vita di una persona essere pienamente felice in un mondo in cui la pace è così lontana dall'essere realizzata?

E' lo stesso Papa a riconoscere che il mondo in cui viviamo è guidato dalla ricerca "della massimalizzazione del profitto e del consumo", segnato da "sanguinosi conflitti in atto e minacce di guerra", da "un capitalismo finanziario sregolato" oltre a "svariate forme di terrorismo" e da "fondamentalismi e fanatismi che stravolgono la vera natura della religione" (si ricordi il messaggio di due anni fa, dedicato alla libertà religiosa come via per la pace).

Alla situazione economica è dedicato il 5° paragrafo del messaggio e nell'introduzione le "crescenti diseguaglianze tra ricchi e poveri" vengono indicate come la vera causa di "focolai di tensione" che minacciano la costruzione della pace.

Nemmeno gli "effetti positivi della globalizzazione" possono concorrere allo "sviluppo integrale della persona umana" indicato da Ratzinger; quella promessa dagli "idoli di questo mondo" è solamente una "falsa pace", infatti "non è sufficiente avere a disposizione molti mezzi e molte opportunità di scelta" ma bisogna usare mezzi e risorse "secondo la prospettiva di una vita buona".

In risposta alla domanda di cui sopra il Papa ci dice che la felicità personale è propria dell'operatore di pace, della beatitudine che fonda il suo agire sul "principio di gratuità come espressione di fraternità e della logica del dono". Beato è colui che in un mondo che guarda al profitto sceglie liberamente di donare.

L'operatore di pace è inserito nel mondo economico e globalizzato e tuttavia "esercita l'attività economica per il bene comune, vive il suo impegno come qualcosa che va al di là del proprio interesse" ed ancor più concretamente "instaura con i collaboratori, i colleghi, i committenti e gli utenti, rapporti di lealtà e di reciprocità" cioè si fa portatore di questo messaggio nel mondo in cui vive.

Un atteggiamento che ripropone la logica evangelica del perdono, che entra nelle nostre vite quotidiane, nelle situazioni di errore, di offesa, di riconciliazione e di compassione, punto di partenza per la costruzione della pace universale:

"pensieri, parole e gesti di pace creano una mentalità ed una cultura della pace, un'atmosfera di rispetto, di onestà e di cordialità. Bisogna insegnare agli uomini ad amarsi e ad educarsi alla pace, a vivere, più che con semplice tolleranza, con benevolenza". 

(le citazioni sono estratte dal Messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione della XLVI Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2013, che si può trovare al sito della Santa Sede clicca qui http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20121208_xlvi-world-day-peace_it.html )

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni