In Siria continua a scorrere sangue innocente

di Redazione

Sale ancora il bilancio odierno del conflitto in Siria: i morti sono 100, tra i quali 27 bambini e 13 donne. Lo riferiscono i comitati locali anti-regime. La situazione piu' drammatica nella provincia di Raqqa, nord, con 30 vittime, almeno 29 nel massacro di al-Qahtania. Altri 20 morti a Idlib, 16 a Damasco e nei suoi sobborghi, 9 ad Aleppo, 7 a Hama, 7 a Homs, 7 a Lattakia, 3 a Daraa e 1 a Dayr az Zor.

ARMI CHIMICHE - E si continua a parlare di armi chimiche, anche se le accuse arrivate al regime sinora non sono verificabili e da più parti si evocano le "armi chimiche" di Saddam. Ultimo ad accusare Assad, in ordine di tempo, è il capo della polizia militare siriana, maggior generale Abdulaziz Jassim al-Shalal, che ha disertato ed e' passato con i ribelli. Ne da' notizia il Times che riprende un video postato sul sito di Al Arabiya. Val la pena ricordare che la politica internazionale aveva già "avvisato" Assad, minacciando ritorsioni in caso di utilizzo di armi chimiche.

DIPLOMAZIA - Forse proprio per questo i protagonisti della politica internazionale iniziano a muovere le loro pedine sullo scacchiere di una soluzione armata che sembra sempre più inevitabile. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha compiuto di recente una missione segreta in Giordania per discutere - verosimilmente con re Abdallah - della minaccia rappresentata dagli arsenali non-convenzionali della Siria, mentre il regime di Bashar Assad sembra essere sul punto di perderne il controllo. Lo sostiene il giornale arabo al-Quds al-Arabi. In Israele finora questa notizia non e' stata commentata. Netanyahu avrebbe ipotizzato un attacco agli arsenali o l'invio di una forza militare.

RUSSIA - L'Agi riporta invece di un'alta rappresentanza diplomatica siriana a Mosca per affrontare con i russi le proposte fatte dal mediatore internazionale, Lakdar Brahimi, per mettere fine ai 21 mesi di drammatica rivolta anti-regime. Secondo fonti della sicurezza siriana, il vice-ministro degli Esteri, Faial Makdad, accompagnato da un collaboratore, e' arrivato a Mosca per illustrare i dettagli dei colloqui avuti a Damasco con Brahimi, all'inizio della settimana. Una fonte libanese, vicina al al governo di Bashar al-Assad, ha riferito che la leadership siriana e' rimasta soddisfatta dell'incontro con l'inviato di Onu e Lega Araba.

(Agi/Ansa)

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