El Mundo
"Molto volenterosa" ma anche "poco efficace": così El Mundo definisce la lotta alla frode dell'Ue dopo la pubblicazione del rapporto (http://www.socialistsanddemocrats.eu/gpes/media3/documents/3842_EN_richard_murphy_eu_tax_gap_en_120229.pdf) commissionato nel 2012 dal gruppo socialista del Parlamento europeo e coordinato da Richard Murphy, direttore dell'ufficio imposte del Regno Unito. Secondo il rapporto l'Ue perde ogni anno circa mille miliardi di euro a causa della fuga di capitali, dell'economia sommersa e dei sotterfugi fiscali delle imprese.
Secondo El Mundo la lotta contro l'evasione fiscale è diventata una priorità per l'Unione europea da quando la crisi ha accentuato il calo delle entrate nelle casse pubbliche.
Nel marzo scorso il Consiglio europeo ha chiesto alla Commissione di mettere a punto un piano di azione globale, e l'esecutivo europeo ha risposto un mese fa con una serie di raccomandazioni non vincolanti che prevedono una maggiore cooperazione tra i 27. Malgrado i poteri limitati dell'Ue nel campo della lotta alla frode fiscale, aggiunge il quotidiano, i risultati dello sforzo cominciano lentamente ad affiorare:
Il più grande successo è stato la firma di accordi bilaterali sullo scambio di informazioni fiscali tra l'Ue e Andorra, San Marino, Liechtenstein, Monaco e Svizzera, che si applicano in tutti gli stati membri. [?] Le cifre recuperate si sono moltiplicate per undici negli ultimi 7 anni. Inoltre dal primo gennaio 2013 è in vigore una nuova regola che impedisce a un paese di invocare il segreto bancario per rifiutarsi di fornire informazioni fiscali su uni cittadino di un altro paese su richiesta di quest'ultimo.