Le rigide condizioni climatiche che hanno interessato la Siria ed i paesi circostanti nel corso dell'ultima settimana hanno causato nuove difficoltà per i rifugiati e le altre categorie di persone sfollate. Nonostante i preparativi messi in atto negli ultimi mesi in vista dell'arrivo dell'inverno, molti rifugiati alloggiati sia nei campi che altrove stanno affrontando condizioni particolarmente fredde ed umide. Allo stesso tempo, il numero di persone in fuga dalla Siria che si riversano nei paesi circostanti non ha registrato alcun calo. Le cifre ricevute ieri, giovedì 10 gennaio, dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) indicano in 612.134 il numero di persone registrate come rifugiati o che stanno ricevendo assistenza in quanto tali.
Giordania
Nel corso della prima settimana del 2013, si è registrato un brusco aumento del numero di nuovi arrivati: in media, ogni giorno oltre 1100 siriani hanno infatti attraversato il confine, anche se negli ultimi giorni il numero è calato a causa della pioggia gelida. Molti di coloro che arrivano sono scalzi, hanno i vestiti fradici e sono ricoperti di fango e neve. I rifugiati riferiscono di aver abbandonato i propri averi per poter attraversare i terreni agricoli allagati lungo il cammino per la Giordania portando in braccio i loro bambini. Ieri l'UNHCR è riuscito ad inviare mille coperte, 500 materassi e del vestiario d'emergenza per le persone in arrivo al confine. I partner del Programma Alimentare Mondiale (PAM/WFP) hanno inoltre inviato 3mila pasti di benvenuto.
Il campo di Za'atri è stato allagato all'inizio della settimana, mentre imperversavano condizioni atmosferiche ritenute tra le peggiori verificatesi in Giordania negli ultimi vent'anni. Giovedì 10 gennaio, l'UNHCR è riuscito a far arrivare in loco diversi camion che trasportavano ghiaia, necessaria per innalzare il livello del suolo e per migliorare il deflusso dell'acqua. L'apertura di canali sotterranei in quattro diversi punti della strada che circonda il campo ha permesso di far defluire l'acqua stantia nei ruscelli del circondario, portando ad un miglioramento immediato delle condizioni nella parte orientale del campo ed all'imminente drenaggio dell'intero campo.
I servizi sanitari nel campo di Za'atri sono tutti operativi: le unità ambulatoriali mobili, infatti, stanno coprendo la zona interessata del campo, individuando i casi clinici che richiedono il trasferimento all'ospedale del campo e somministrando direttamente le cure ai pazienti bisognosi di assistenza sanitaria di primo livello.
Nel corso delle ultime tre nottate, l'UNHCR e le organizzazioni partner hanno trasferito negli edifici prefabbricati i rifugiati siriani alloggiati nelle zone allagate. Proseguono intanto gli sforzi per assistere e trasferire le famiglie vulnerabili colpite dalle condizioni atmosferiche. L'UNICEF sta installando 45 latrine emergenziali nei nuovi moduli prefabbricati. L'UNHCR sta distribuendo cinque coperte a persona, oltre ai vestiti invernali, ai nuovi arrivati a Za'atri. L'UNHCR ed il Norwegian Refugee Council (NRC) stanno inoltre distribuendo coperte asciutte, materassi ed altri beni non alimentari a coloro che hanno subìto danni ai propri averi a causa delle piogge.
Anche le condizioni per i rifugiati che non vivono nel campo sono state difficili. Molti sono alloggiati in rifugi riscaldati ed isolati in maniera insufficiente per far fronte alle temperature gelide e dove scarseggiano i vestiti caldi e le coperte. Circa 6mila famiglie stanno ricevendo assistenza in denaro contante.
Secondo le stime del Governo della Giordania, circa 280mila rifugiati siriani hanno fatto ingresso nel paese nel corso degli ultimi 22 mesi, 176.569 dei quali sono registrati con l'UNHCR o ricevono assistenza dall'Agenzia ONU per i rifugiati.
Libano
Il totale dei rifugiati registrati e che ricevono assistenza in Libano si è impennato, raggiungendo quasi le 200mila unità (194.769). Nel corso dell'ultima settimana, le temperature sono generalmente rimaste sopra o vicine allo zero, ma si sono comunque verificate nevicate. Diverse tendopoli nella valle del Bekaa, nonché le abitazioni in una zona poco alta della regione settentrionale di Wadi Khaled ed un magazzino che ospita alcuni rifugiati più a sud, a Sidone, hanno subìto allagamenti. Tramite uno sforzo congiunto messo in atto a Sidone dall'UNHCR, dal Danish Refugee Council, dal Norwegian Refugee Council e dal Centro per i Migranti della Caritas libanese, è stato drenato il magazzino. Nella valle del Bekaa ed a Wadi Khaled, l'UNHCR è stata in azione o con l'organizzazione partner Action contre la Faim o con Première Urgence per affrontare gli allagamenti ed assistere i rifugiati colpiti dalle avverse condizioni metereologiche.
L'UNHCR sta inoltre aumentando la fornitura di assistenza in collaborazione con le municipalità locali e con le organizzazioni non governative. Sono stati distribuiti materassi asciutti, copriletto e buoni pasto; quattro famiglie siriane e due famiglie libanesi alloggiate in una zona allagata di Wadi Khaled sono state trasferite; si sta procedendo a liberare spazi nei rifugi collettivi per poter accogliere altre persone. Alla luce delle condizioni atmosferiche dell'ultima settimana, l'UNHCR ha aumentato le forniture di coperte calde, caloriferi, buoni benzina, vestiario invernale e teli di plastica. Le abitazioni di 6.700 famiglie sono state rese resistenti agli agenti atmosferici ed altre 5.300 hanno ricevuto un aiuto per la ristrutturazione.
Turchia
L'ufficio dell'UNHCR in Turchia riferisce che tutti i campi del paese sono stati colpiti dalle durissime condizioni atmosferiche verificatesi nel corso dell'ultima settimana. Le autorità turche hanno compiuto notevoli sforzi per preparare i campi in vista delle condizioni invernali, comprese la posa di piattaforme per le tende e la fornitura di caloriferi elettrici, teloni, teli di plastica e vestiti caldi, nonché di altre coperte termiche ad alto impatto. Ciononostante, e per rafforzare tali misure, l'UNHCR ha fornito tende per famiglie per 83.500 persone, coperte per 107.220 persone e set da cucina per 110.220 persone ed ha ordinato 18.500 tende a prova di condizioni climatiche invernali dalla Mezzaluna Rossa turca. Nonostante le precauzioni adottate dalle autorità responsabili per i campi, due tragici incendi sono divampati alla fine di dicembre, uno a Ceylanpinar e l'altro ad Akcakale, nel quale hanno perso la vita complessivamente cinque bambini, mentre altri due sono rimasti feriti.
Iraq
Il campo di Domiz, nella regione di Dohuk, è stato colpito in maniera particolare dalle pesanti nevicate. Anche le condizioni di vita dei rifugiati che vivono al di fuori dei campi e nelle comunità locali sono difficili: fa infatti molto freddo ed i prezzi per i beni di prima necessità sono alti.
Anche se sono stati compiuti sforzi notevoli in vista dell'inverno, l'UNHCR sta monitorando la situazione con attenzione. Ad oggi, servono urgentemente ulteriori vestiti invernali, scarponi e sciarpe, soprattutto per i bambini. I rifugiati che vivono ad Erbil si sono inoltre lamentati per la penuria di medicine invernali e di cibo. L'UNHCR sta prendendo in considerazione varie ulteriori misure per portare assistenza, compresa l'erogazione di denaro in contanti e di materiali edili, per aiutare le persone a migliorare i luoghi dove hanno trovato rifugio. Sono state inoltre consegnate coperte termiche nelle zone urbane di Zakhou, Duhok e Semeil e l'UNHCR sta distribuendo teli di plastica e forniture di kerosene aggiuntivi.
Ad Al-Qaim, sono stati forniti fornelli e forniture di kerosene aggiuntivi per tutti i rifugiati, stimati in circa 7mila. Sono stati installati sistemi di riscaldamento nelle tende utilizzate per le lezioni scolastiche e pannelli solari nelle docce femminili. L'UNHCR e le organizzazioni partner stanno inoltre distribuendo vestiti invernali aggiuntivi.
Siria
Negli ultimi mesi, l'UNHCR ha fornito una notevole assistenza ai rifugiati ed alle famiglie sfollate all'interno della Siria per aiutarli nei preparativi in vista dell'inverno. Sono stati consegnati, tra l'altro, trapunte invernali, coperte più pesanti e vestiti invernali. A fine 2012 hanno avuto inizio le attività di assistenza volte a fornire ripari alle persone in fuga. Si sta lavorando alla costruzione di 40 strutture d'accoglienza e sono in corso programmi di assistenza in denaro contante. Alla fine del 2012, l'UNHCR aveva fornito assistenza - beni umanitari non alimentari, nonché assistenza in denaro a quasi 15mila famiglie - ad oltre 400mila persone nelle zone accessibili della Siria. Nonostante le difficili condizioni di sicurezza, proseguono gli sforzi dell'UNHCR - attuati spesso tramite le organizzazioni partner - per aiutare le persone, ove possibile. Tuttavia, a causa delle difficoltà riscontrate nell'avere accesso alle zone interessate, l'Agenzia ONU per i rifugiati non è in grado di raggiungere tutte le persone bisognose di assistenza.
Ulteriori dati
In tutta la regione, i siriani registrati come rifugiati o assistiti in quanto tali sono 612.134. Le cifre per paese d'accoglienza sono le seguenti:
LIBANO (dato aggiornato al 9 gennaio)
Numero di siriani registrati o in attesa di registrazione con l'UNHCR: 194.769
Registrati / in attesa di registrazione: 138.213 / 56.556
GIORDANIA (dato aggiornato al 7 gennaio)
Numero di siriani registrati o in attesa di registrazione con l'UNHCR: 176.569
Registrati / in attesa di registrazione: 128.628 / 47.941
NOTA BENE: Tali cifre si basano sulle registrazioni attive nel database
UNHCR. Gli utenti sono dunque avvertiti del fatto che i numeri esatti risentono di vari fattori, tra cui le informazioni incomplete sugli allontanamenti dai campi ed altre variabili. L'UNHCR e le organizzazioni partner stanno attuando misure volte a migliorare la precisione dei dati sulle registrazioni.
TURCHIA (cifre fornite dal Governo della Turchia ed aggiornate al 10 gennaio)
Numero di siriani registrati nei campi: 153.163
IRAQ (dato aggiornato all'8 gennaio)
Numero di siriani registrati con l'UNHCR: 69.282
EGITTO (dato aggiornato al 9 gennaio)
Numero di siriani registrati con l'UNHCR: 13.292
Nord Africa (dato aggiornato al 31 dicembre)
Numero di siriani registrati con l'UNHCR: 5.059
Per ulteriori informazioni, si veda: http://data.unhcr.org/syrianrefugees/regional.php