Il ministro Clini: "Un nuovo passo di semplificazione per le rinnovabili e verso l'efficienza energetica, la riduzione dei consumi, il risparmio di risorse e la cosiddetta de carbonizzazione dell' economia".

Doppio via libera alle energie rinnovabili termiche e al nuovo regime sui certificati bianchi. Il decreto sulle rinnovabili termiche (come il riscaldamento a biomassa, le pompe di calore, il solare termico e il condizionamento a energia solare) segue di pochi mesi il Quinto conto energia sul fotovoltaico e sulle altre fonti rinnovabili elettriche. Sui certificati bianchi, con il nuovo decreto vengono promossi gli investimenti per l'efficienza energetica e si stabilisce un nuovo regime, che prevede anche grandi progetti industriali e impianti di teleriscaldamento in aree metropolitane, che potranno portare a un risparmio di energia oltre 35mila tonnellate di petrolio.
 
Commenta il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini: "Un nuovo passo di semplificazione per le rinnovabili e verso l'efficienza energetica, la riduzione dei consumi, il risparmio di risorse e la cosiddetta de carbonizzazione dell' economia".

Con la firma del ministro Clini, va alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale  il "conto termico" messo a punto insieme con Corrado Passera (Sviluppo economico) e Mario Catania (Politiche agricole) che - attraverso un nuovo sistema di incentivazione - consente di dare impulso alla produzione di energia rinnovabile termica ed interventi di efficienza energetica per la pubblica amministrazione. Il provvedimento, tappa essenziale per raggiungere e superare gli obiettivi ambientali europei al 2020 e della nuova direttiva sull'efficienza energetica, si propone il duplice scopo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (biomassa, pompe di calore, pannelli scalda-acqua, condizionamento a energia solare) e di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici.
 
Firmato oggi anche il decreto interministeriale sui certificati bianchi (di concerto con il ministro dello Sviluppo economico) che fissa i nuovi target nazionali per il quadriennio 2013-2016 in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell'energia elettrica e del gas (con oltre 50mila clienti). Le aziende di distribuzione dell'energia elettrica e del metano dovranno conseguire risparmi sui consumi finali dei loro clienti, oppure acquistare i titoli di efficienza energetica da chi ha ottenuto questi risparmi al posto loro. In questo modo la vendita dei certificati bianchi costituisce un incentivo di mercato agli investimenti, senza pesare sui conti pubblici.
 
I risparmi cumulati dovranno raggiungere i 4,4 megatep nel 2013, i 5,9 nel 2014, i 6,4 nel 2015 e i 7,3 megatep nel 2016 (un megatep è l'energia pari a un milione di tonnellate di petrolio). Qualora l'obiettivo nazionale di un determinato anno venga conseguito con un margine superiore al 5%, il target per l'anno successivo sarà incrementato in proporzione. Il decreto istituisce nuove procedure ad hoc per incentivare il risparmio energetico nel settore industriale, nelle infrastrutture e nei trasporti.
 
Sono introdotti i "grandi progetti" per interventi che garantiscono risparmi superiori a 35mila tep (l'energia di una tonnellata di petrolio) e hanno vita tecnica superiore a 20 anni: a tali progetti, come i grandi impianti di teleriscaldamento ad alta efficienza che climatizzano aree metropolitane è riservata una "premiliatà" fino al 50% in termini di certificati bianchi riconosciuti in funzione del grado di innovazione tecnologica.

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