Il Fisco attiva il redditometro. Dalle bevande ai gioielli, dalle imbarcazioni alle pay tv, dalle spese per le utenze a quelle per l'antiquariato. Senza trascurare polizze previdenziali, condominio, viaggi e visite mediche. Una radiografia completa ed esaustiva dei consumi degli italiani per determinare, con la massima precisione possibile, l'entità del reddito che può averli generati: la traccia il decreto del ministero dell'Economia sul redditometro, lo strumento che misura la correttezza delle dichiarazioni dei redditi a partire dall'anno di imposta 2009 (quindi i redditi dichiarati nel 2010).
Il Sole 24 Ore oggi in edicola è in grado di anticipare i contenuti di questo provvedimento - la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è imminente - con l'elenco di tutte le voci di spesa che vengono considerate dal Fisco. In pratica, non viene trascurato nulla che possa essere acquistato da una persona fisica. E se i consumi raggiungono un livello non compatibile con il reddito dichiarato? A quel punto il cittadino deve dimostrare di aver avuto quelle disponibilità in altro modo, ad esempio grazie ad una eredità o alla cessione di beni. Diversamente, senza questa dimostrazione la macchina del fisco si mette in moto per recuperare a tassazione redditi non dichiarati.