Tradotto da Patrizia Galletti
Le interviste del blog Mujeres Mundi mettono in evidenza l'incredibile contributo delle donne nello sviluppo delle società di tutto il mondo: dall'operatrice umanitaria Charlotte Dufour in Francia alla difesa dei diritti umani, con Natasha Latif a Singapore, fino alla fotoreporter Mariam Alimi in Afganistan e all'attivista animalista Molly Mednikow in USA.
Xaviera Medina de Albrand, originaria di Pucallpa, nell'Amazzonia peruviana, è la mente e l'energia dietro a questo blog. Nel suo profilo spiega che "il destino (e l'amore)" la fecero uscire dal Perù diretta a Parigi, Francia: "non ho mai pianificato di essere una globe-trotter però, anche questo merito del destino, sono partita per l'Afganistan facendo prima il giro digli Emirati Arabi, dell'Azarbaijan e dell'India". Ora vive a Bruxelles (Belgio) con il marito e la figlia.
Xaviera spiega che cerca di "utilizzare un mix di comunicazione, marketing e nuove tecnologie come strumenti per creare maggiore consapevolezza e trasformare la comunicazione in azione. Come creatrice di Mujeres Mundi, sono convinta che questo sia il mio primo passo per riuscirci." Nell'intervista che segue, Xaviera ci racconta qualcosa della sua vita e del suo blog.
Perché il nome "Mujeres Mundi"?
Il nome è uscito per caso. Sono passata da "Mujeres Trabajando" a "Mujeres Mundi" perché ho pensato che il primo avrebbe richiamato l'idea di donne nel mondo del lavoro e del business, mentre volevo andare oltre e toccare anche temi sociali. Ho provato con altri nomi come "Femina", ma avevo l'impressione che ricordasse una rivista di moda; non ho niente contro questo tipo di pubblicazioni, ma non aveva niente a che fare con l'obiettivo principale del progetto. Poi ho pensato a "Women World", ma ce ne sono già abbastanza, e solo a "W" (per Women) o "M" (per Mujer), alla fine è uscito il Mundi e mi è piaciuto il suono.
Mujeres Mundi cerca di creare una coscienza sulla capacità che abbiamo noi donne di favorire lo sviluppo della società. Cosa ti ha portato a focalizzare il tuo blog su questo tema?
L'idea del progetto di Mujeres Mundi la stavo sviluppando in silenzio, nella mente e nel cuore dalla fine del 2009, quando nacque mia figlia. Dopo l'esperienza di lavoro nella comunicazione sociale in Afganistan, ho visto la necessità di descrivere gli sforzi che molti individui realizzano a favore dello sviluppo delle loro comunità, soprattutto su piccola scala.
Spiego meglio questo punto: lungo la mia carriera di espatriata, ho avuto l'opportunità di conoscere e collaborare con donne e uomini impegnati in una gara comunitaria, che mettevano al primo posto l'utilità delle loro azioni, al di sopra di qualsiasi altra considerazione. Io vivevo in un universo vicino al loro, ma non era lo stesso: ho sempre lavorato per imprese private, ma trattando progetti sociali. Con il passar del tempo riflettevo sull'opera di queste persone e vedevo le loro personalità e i loro progetti come esempi da seguire con la convizione che questi potessero convertirsi in fonti di cambiamento in comunità simili, magari a chilometri di distanza.
Quando è partito Mujeres Mundi?
Mujeres Mundi cominciò a prender forma nel febbraio del 2012, curiosamente proprio quando perdo il mio impiego a Bruxelles (dove mi sono stabilita da due anni) a causa della banca rotta dell'impresa. Feci buon viso a cattivo gioco, così dissi a me stessa "adesso sì che ho tempo per il mio progetto". Avevo molte idee in mente, era come la teoria del Big Bang, ma stava nella mia testa! Ma un punto era ben chiaro: volevo trattare il tema dello sviluppo sociale, prendendo esempi di vita, ancora una volta, per essere usati come fonti del cambiamento. Nella nostra epoca, non possiamo parlare di diritti umani, sviluppo sociale, salute, politica e perfino di ambiente se non trattiamo il tema della donna, è come se in un certo modo il tema della donna completi gli altri.
Ti consideri femminista?
[...] Molti mi ritengono una femminista e a dir la verità, non mi infastidisce, tuttavia mi considero soprattutto umanista (con una certa dose animalista). Provengo ed ho vissuto in società dove preparano le donne a essere inferiori all'uomo e a servire solamente per pulire le cianfrusaglie?. quando in realtà le cianfrusaglie le possiamo pulire insieme! Non è necessario essere padrona di una impresa multinazionale per essere parte dello sviluppo delle nostre società, ma questo è uno stato mentale.
In Mujeres Mundi si intervistano donne con ogni tipo di profilo, che vanno dalle attiviste fino a capi di impresa, è un miscuglio che dice "non importa dove sei, ciò che fai può avere una ripercussione e un'importanza tale che non puoi immaginare". Potrei citare esempi specifici tra le intervistate per il progetto?ma dovrei citarle tutte perché tutte sono un esempio! Un dettaglio interessante: anche se la maggioranza delle intervistate sono donne, ci sono stati anche uomini che nello sviluppo delle loro attività promuovono il ruolo della donna.
Perché intervistare le donne e non semplicemente scrivere su di loro?
Perché dà un tocco più personale. Inoltre cerco di parlare con loro, non via email, e, finora tutte le interviste sono state orali. Di sicuro sarebbe più semplice usare Google, trovare informazioni online e poi scriverne, ma io avevo bisogno di parlare con loro, di conoscerle. Le interviste in realtà alla fine sembrano conversazioni tra amiche, dò molta importanza al tono della voce e alle emozioni che mostrano quando mi narrano i loro aneddoti, questo non me lo può dare nessun Google. Inoltre, non c'è soddisfazione più grande nel finire una giornata passata a conversare con loro. Ognuna, a suo modo, è un'essenza di passioni tramite cui finiscono per contagiarmi! Sono la mia dose di vitamine.
È stato complicato ottenere queste interviste come blogger indipendente?
Il fatto è che ho la fortuna di conoscere donne fantastiche, eroine per davvero ed è così che sono uscite le prime interviste, perché semplicemente intervistavo donne che già conoscevo e che sono mie amiche. Ho continuato ad avere fortuna perché molte di loro, soprattutto le artiste e le attiviste accettarono senza dubitare. Chiaramente alcune non hanno nemmeno risposto alle mie email, ma ci sta? Ciò che mi emoziona è quando vedo le risposte positive delle persone che son già note e mi ringraziano per far conoscere i loro progetti? Quando sono io che le ringrazio per aver accettato!
Per seguire le attività di Xaviera e di Mujeres Mundi, ci sono gli spazi su Twitter e Facebook.
[ Post originale da Global Voices: Mujeres Mundi, entrevistas con mujeres extraordinarias ]