Parte in sei città della Germania una piattaforma web per mettere in rete il cibo che non si riesce a consumare. Già più di 2.500 i cittadini coinvolti.
Basta buttare il cibo nella spazzatura: dalla Germania arriva l'ultima iniziativa salva-sprechi. Promotori, un gruppo di persone che hanno dato vita ad un'associazione "socialmente utile" per dare un contributo dal basso alla lotta contro gli sprechi alimentari. Si chiama Foodsharing e il 12 dicembre ha lanciato una piattaforma on line per lo scambio gratuito di tutti quei cibi che, in eccesso o non più graditi, correrebbero il rischio di finire in pattumiera senza neppure averli toccati. Quanto di fatto accade ogni anno a 90 milioni di tonnellate di alimenti in Europa, 11 milioni nella sola Germania, che spreca cibo per 22 miliardi di euro: 235 a persona!
Foodsharing funziona così. Chi ha in casa un alimento che sa di non riuscire a consumare (quante volte accade dopo una cena o al momento di svuotare il frigo prima delle vacanze?), può metterlo in vetrina indicando la sua data di scadenza e il termine entro il quale potrà essere prelevato da chi abbia interesse a ritirarlo o consumarlo. Naturalmente, alla base c'è un rigidissimo decalogo che si può sintetizzare in una sola frase: "non dare agli altri quello che tu non mangeresti".
Il servizio, per ora aperto in sei città fra cui Amburgo, Berlino, Colonia e Monaco, sta riscuotendo già un ottimo successo: in una settimana lo hanno utilizzato ben 2.554 persone per mettere a disposizione (o ritirare) le merci più disparate. Si va dagli spaghetti alla birra, dagli omogeneizzati alla cioccolata, passando anche per frutta e verdura.
Chissà i 110 cestini attualmente in vetrina, quanti diventeranno dopo Natale!?