Banca Popolare Etica diffonde uno studio comparativo effettuato dalla GABV (Global Alliance for Bankinc on Values), la rete internazionale di Banche sostenibili, con cifre e dati. Più della metà dei risparmiatori del mondo preferisce investire il proprio danaro in istituti sostenibili piuttosto che in quelle tradizionali.
di MARTA RIZZO
ROMA - La domanda: ma le Banche sostenibili sono più affidabili di quelle tradizionali? La GABV (Global Alliance for Bankinc on Values) ha presentato a Berlino uno studio che mette a confronto i risultati economici di alcune delle principali banche di sistema internazionali (le così dette banche too big to fail) con quelli di un gruppo di banche sostenibili che operano in diversi Paesi. Dal rapporto è emerso un dato piuttosto rivoluzionario, rispetto al tradizionale sistema bancario occidentale: proporzionalmente ai rispettivi bilanci, le Banche sostenibili destinano al finanziamento dell'economia reale quasi il doppio rispetto alle banche too big to fail. Per leggerlo integralmente, lo studio è disponibile sui siti di Banca Etica e di Global Alliance for Bankinc on Values.
Se non si sta dalla parte dei risparmiatori. Il rapporto, che prende in esame la performance delle banche negli ultimi dieci anni (2002-2011), mostra che le principali grandi banche prestano meno, attraggono meno depositi e hanno una base di capitale più debole rispetto alle banche sostenibili. Lo studio rivela cioè che le banche sostenibili, a livello internazionale, investono di più, sostengono l'economia reale, forniscono rendimenti stabili e che il loro modello di business è più robusto e resistente.
I colossi bancari prestano meno dei piccoli istituti. I dati presentati a Berlino sono piuttosto chiari. I Prestiti accettati dalle banche tradizionali sono solo il 40,7%, mentre le Banche Sostenibili li garantiscono fino al 72,4%; i Depositi accettati dalle banche classiche sono del 42%, quelli delle Banche Sostenibili arrivano al 72,5%; e ancora, gli Equity delle Banche "Too Big To Fail" sono solamente del 5,3%, mentre quelli delle banche etiche del mondo arrivano al 7,5%. Lo studio di GABV ha anche messo in luce differenze rilevanti nei tassi di crescita registrati dai due gruppi di banche, secondo i tassi di crescita annui. Si è rilevato che i prestiti erogati dai colossi bancari del mondo sono stati il 7,8%, mentre quelli delle banche sostenibili il 19,7%. Per quanto riguarda i depositi, infine, le banche tradizionali li concedono fino al 10%, quelle etiche arrivano al 19,6%.
La giusta distanza dalla speculazione finanziaria. La GABV è una rete indipendente che riunisce le principali Banche Sostenibili nel mondo, tra cui l'italiana Banca Popolare Etica. È nata nel 2009 e oggi conta 19 banche aderenti che operano in 24 Paesi. Le banche della GABV condividono l'impegno a usare il denaro depositato dai risparmiatori a beneficio delle persone e dell'ambiente. Le decisioni di business sono prese, in primo luogo, per dare risposte ai bisogni umani essenziali e poi valutando come soddisfare tali esigenze in modo finanziariamente sostenibile. Queste banche, per dirla chiaramente, non investono i soldi dei risparmiatori in manovre finanziarie attraverso derivati o contratti di tipo speculativo e incerto.
Le banche che fanno capo alla GABV. Affinity Credit Union; Alternative Bank Schweiz; Assiniboine Credit Union; Banca Popolare Etica; BancoSol; Bankmecu; BRAC Bank; Clean Energy; Development Bank; Group Crédit Coopératif; Cultura Bank; Ecobank; First Green Bank; GLS Bank; Merkur Cooperative Bank; Mibanco; New Resource Bank; One PacificCoast Bank; SAC Apoyo Integral; Sunrise Community Banks; Triodos Bank; Vancity; XacBank.
Lo studio comparativo sulle grosse banche. Bank of America: Bank of China; Bank of NewYork Mellon; Banque Populaire CdE; Barclays; BNP Paribas; Citigroup; Commerzbank; Credit Suisse; Deutsche Bank; Dexia; Goldman Sachs; Group Crédit Agricole; HSBC; ING Bank; JP Morgan Chase; Lloyds Banking Group; Mitsubishi UFJ FG; Mizuho FG; Morgan Stanley; Nordea; Royal Bank of Scotland; Santander; Société Générale; State Street; Sumitomo Mitsui FG; UBS; Unicredit Group; Wells Fargo.
Lo scopo dello studio secondo le banche sostenibili. Gli esponenti della GABV e di Banca Etica sono convinti che questo studio dimostri quali siano realmente i punti di forza della finanza etica e auspicano che i regolatori internazionali possano ispirasi al modello delle banche etiche e sostenibili per rendere il sistema bancario internazionale più al servizio dell'economia reale: "Questo studio è cruciale perché evidenzia il fatto che le banche, oggi in posizione dominante nel sistema finanziario, erogano relativamente pochi prestiti all'economia reale e hanno posizioni di capitale relativamente basse - dichiara Peter Blom, presidente della GABV e CEO della Triodos Bank, che opera in Olanda, Regno Unito e Spagna - Lo studio presentato a Berlino dimostra inequivocabilmente che il nostro modello, invece, si traduce in un maggior sostegno all'economia reale e remunerazioni stabili e ragionevoli. La differenza sta nel fatto che le banche etiche e sostenibili vedono i profitti come un mezzo e non come un fine".
La Banca Etica in Italia. Alla dichiarazione generale e molto chiara di Blom, si aggiunge quella più specifica che riguarda essenzialmente il nostro Paese: "Anche per l'Italia i dati dimostrano come l'orizzonte della finanza sostenibile, e di Banca Etica in particolare, sia decisamente più positivo rispetto alle previsioni del mercato bancario italiano - spiega Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica - Su alcuni volumi di crescita la Banca Etica italiana riporta cifre addirittura più alte rispetto alle banche tradizionali. Dare danaro con prestiti e depositi è per noi semplice, ma bisogna anche dire che il nostro profitto, rispetto al capitale sociale, ci porta ancora a risultati piuttosto non del tutto soddisfacenti. Questo perché Banca Etica è giovane (è nata 13 anni fa), ma tuttavia abbiamo ottime speranze, perché è evidentemente in crescita".
"La nostra scelta non speculativa". "Il modello che abbiamo - aggiunge Biggeri - è robusto, con margini di miglioramento. La gente comune sceglie sempre di più Banca Etica perché il giro di danaro dei mercati finanziari è 20 volte superiore rispetto al nostro Pil e ciò significa che il sistema bancario tradizionale non si muove per nulla nell'economia reale. Noi, al contrario, non solo ci imponiamo un modello di assoluta trasparenza, ma investiamo in settori non speculativi. In sostanza, le banche mondiali si muovono in mercati veloci, ma ciclici e rischiosi. Noi, finanziamo attività che creano lavoro, servizi e beni utilizzabili concretamente dai cittadini, agendo nelle industrie, nelle microimprese, nelle aziende di green economy del nord Europa, o in quelle del terzo settore, come facciamo in Italia".