Scambiarsi doni a Natale non significa sempre cedere alle logiche del consumismo o ad assurdi acquisti d'impulso. In tempo di crisi si può spendere poco e fare del bene con un regalo etico e sostenibile. Ecco qualche wise idea.

Francesca Tozzi

L'Italia non naviga in buone acque già da un po' ma è alla fine dell'anno che la crisi si fa più sentire tra tagli alle tredicesime, bollette, tasse e balzelli vari.

Proprio quando si vorrebbe avere in tasca qualche soldo in più per gratificare se stessi e le persone amate con un regalo.

Dall'ultimo ritrovato hi-tech al classico pensierino, lo scambio dei doni è un rito irrinunciabile. Alla faccia del calo del potere d'acquisto. Perché non è detto che per festeggiare si debba per forza dilapidare una fortuna: il cenone sontuoso a base di salmone può essere sostituito da un pasto tradizionale altrettanto buono e condito dalla buona compagnia. Così come i regali costosi possono essere rimpiazzati da idee capaci di conciliare etica, sostenibilità ambientale e solidarietà.

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