Secondo i dati presentati dal Ministro della Salute, più di quattro italiani su dieci sono fuori taglia, uno su tre non svolge alcun tipo di attività fisica mentre la percentuale di diabetici è in crescita.
Francesca Tozzi
Abbiamo una delle tradizioni gastronomiche più buone e salutari del mondo, seguiamo i principi della dieta mediterranea e la piramide alimentare, leggiamo articoli e seguiamo trasmissioni televisive dedicate al mangiare bene. Eppure l'alimentazione rimane un problema, e non solo: gli italiani sono allergici allo sport, sedentari, in molti casi in sovrappeso o obesi, e malati di diabete.
È quanto emerge dall'ultima relazione sullo stato sanitario del Paese, riferita al 2011 e presentata al Ministero della Salute alla presenza del ministro Balduzzi e di Giorgio Napolitano. Sebbene il 97% degli intervistati abbia dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno, e il 39% addirittura 3-4 porzioni, più di quattro italiani su dieci sono fuori taglia, con il 32% di adulti in sovrappeso e l'11% obeso. Un problema che cresce con l'età ed è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle economicamente disagiate. Mangiare cinque volte al giorno pasti bilanciati che comprendano frutta e verdura, preferibilmente bio, e una giusta percentuale di proteine ad alto valore biologico costa più che riempirsi il piatto di pasta. Ed è meno gratificante. In questo le donne sono più attente.
Fra i bambini, l'11% è obeso e il 22,9% è in sovrappeso, e questi sono dati più preoccupanti perché è durante l'età dello sviluppo che si determinano percentuale di grasso corporeo, andamento del metabolismo e abitudini alimentari. I genitori dovrebbero mangiare con i figli ai pasti principali dando loro il buon esempio e non solo impartendo regole che loro stessi non sono in grado di rispettare, divisi come sono fra pasti veloci in pausa pranzo e trasgressioni consolatorie.
L'eccesso di peso è dovuto anche alla scarsa propensione all'attività fisica: un terzo della popolazione italiana tra i 18 e 69 anni dichiara di non svolgerne alcuna. La sedentarietà è più diffusa al Sud, con un picco in Puglia del 49%, mentre all'estremo opposto troviamo la Provincia di Trento che ha la percentuale più bassa di persone in sovrappeso e obese (29%). Sono dati da non sottovalutare: tre milioni di italiani hanno il diabete, e si sa quanto questa patologia sia correlata alle scelte alimentari. La prevalenza del diabete mellito in Italia è in regolare aumento nell'ultimo decennio: ne soffre il 4,9% degli italiani (5% delle donne, 4,7% degli uomini).
L'alcol è un problema per più di 8 milioni e mezzo di italiani che non si limitano certo al bicchiere di vino rosso a pasto. Un milione e 300mila giovani fra gli 11 e i 25 anni presenta rischi correlati al consumo di alcolici fuori pasto o al binge drinking, il bere ripetutamente in modo compulsivo fino a ubriacarsi. Le malattie cardiocircolatorie restano la prima causa di morte in Italia con 224.830 decessi (38,2%), seguite dai tumori con 174.678 (29,7%). In certi casi è scritto nel DNA di una persona ma, come insegna la nutrigenomica, gli stili di vita e le corrette abitudini alimentari possono fare la differenza nel prevenire certe patologie e nel prolungare la vita.