L'ANNUNCIO DELLA CASA BIANCA
La Farnesina: «Unico interlocutore dello stato arabo».
In precedenza anche Obama aveva preso posizione contro Assad
Dopo che gli Stati Uniti si sono pronti a riconoscere ufficialmente, come rappresentanti del popolo siriano, i ribelli della Coalizione nazionale, è arrivato anche il sì dell'Italia, per tramite del ministero degli Esteri.
COME FRANCIA E REGNO UNITO - L'inviato speciale del Ministro Giulio Terzi per il Mediterraneo e Medio Oriente, Maurizio Massari, alla quarta riunione degli Amici del popolo siriano a Marrakech, ha infatti confermato,che l'Italia riconosce la Coalizione dell'Opposizione Siriana come l'unico legittimo rappresentante del popolo arabo. Negli stessi termini si erano già espressi la Francia, il Regno Unito, la Turchia e i Paesi del Golfo.
IL RICONOSCIMENTO USA - «Abbiamo deciso che la Coalizione dell'Opposizione Siriana è ora sufficientemente inclusiva e rappresentativa del popolo siriano che si batte contro il regime di Assad», aveva detto il presidente Obama. La decisione degli Usa segue le mosse analoghe già compiute da Gran Bretagna e Unione Europea il mese scorso. Obama aveva quindi sottolineato che «questo riconoscimento comporta dell responsabilità» e pertanto la Coalizione dovrà essere certa di fare in modo di rappresentare realmente tutte le parti della popolazione e impegnarsi a una vera transizione politica che rispetti diritti delle minoranze e delle donne.
LA LISTA NERA - Allo stesso tempo, Obama aveva rimarcato che gli Usa «non sono d'accordo con tutti coloro che sul campo combattono contro Assad». Si tratta di un riferimento esplicito al gruppo di ribelli del Fronte al Nusra, vicino ad Al Qaeda e formato da veterani che hanno combattuto in Iraq contro le forze Usa. Poche ore prima dell'annuncio dell'apertura al riconoscimento della Coalizione dell'opposizione siriana, la Casa Bianca aveva infatti iscritto ufficialmente i ribelli di al Nusra nelle «lista nera» delle organizzazioni terroristiche. «Ci sono alcuni - ha detto Obama - che hanno adottato un'agenda estremista, antiamericana». La doppia mossa della casa Bianca sembra dunque orientata a impedire che, dopo la caduta del regime di Assad, i ribelli di al Nusra possano in qualche modo partecipare alla spartizione del potere.
Redazione Online