Gabrielli: "trovare percorso condiviso con le Regioni".

Sono 18 mila gli immigrati che il prossimo 31 dicembre, quando terminerà l'emergenza Nord Africa della Protezione civile, saranno messi sulla strada se non si attueranno misure alternative.

A ricordarlo è stato Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione civile, in commissione Diritti umani del Senato che ha dedicato una seduta al tema.

"Entro il 31 dicembre andremo a chiudere tutti gli stati emergenziali, ma questo non significa che le persone si vaporizzeranno", ha dichiarato Gabrielli auspicando che sia "individuato un percorso con le Regioni per trovare insieme delle soluzioni".

Il capo della Protezione civile ha dichiarato di voler mettere in atto "tutte quelle misure che devono essere costituite sul territorio e che molto dipenderanno dalle risorse disponibili".

Per Gabrielli sarebbe auspicabile "firmare già a metà novembre l'ordinanza che consente il passaggio di competenze, invece che arrivare proprio all'ultimo giorno della scadenza con tutte le difficoltà del caso". Infatti, alla fine dell'anno cessano tutte le emergenze decretate da febbraio 2011 con i flussi immigratori arrivati dal Nord Africa connessi alla primavera araba, poi le competenze passeranno al Ministero dell'interno.

Il flusso ha visto nel corso di un anno e mezzo arrivare in Italia fino a 25.000 cittadini tunisini e 2.000 subsahariani, e ad oggi sono poco più di 18.000 gli immigrati ancora presenti nei centri di accoglienza dislocati nelle varie regioni d'Italia.

(Red.)

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