Milano è il capoluogo turisticamente più sostenibile in relazione alla spesa pubblica locale. Una ricerca esamina le nostre città dal punto di vista dell'offerta ambientale, delle infrastrutture e della vitalità sociale.
Francesca Tozzi
Qual è il Comune capoluogo turisticamente più sostenibile per il 2012 in relazione alla spesa pubblica locale? Milano. Almeno secondo uno studio dell'Osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile, promosso dall'Ebnt con la partecipazione dell'Upi, della Provincia di Rimini e dell'Ires nazionale. I risultati dello studio, che si avvale della collaborazione con il Network degli osservatori sui Bilanci degli Enti Locali, sono stati presentati oggi nel corso di un convegno dedicato al tema.
Al secondo e terzo posto troviamo rispettivamente Firenze e Torino. Napoli, al quarto posto, è la prima delle città del Sud. A seguire, troviamo Rimini, Avellino, Bergamo, Pescara, Verbania e Como. Bologna occupa il quattordicesimo posto, Palermo il sedicesimo posto e Roma il ventisettesimo. A questo risultato si è giunti basandosi sull'Indice di Turismo Sostenibile, calcolato prendendo in esame diversi parametri che sono poi serviti per creare una sorta di mappa delle cinque Italie del turismo.
Ci sono i "Poli della Competitività Turistica" tra cui rientrano le prime quattro città classificate, la cui posizione in graduatoria è spiegata da un'alta domanda turistica e da una significativa vitalità socio-demografica a fronte di un'economia turistica ad alta intensità territoriale. Poi le "Città verdi", caratterizzate da una densità abitativa a basso rischio industriale e sismico, un'alta offerta ambientale (imprese certificate Emas, alta qualità paesistica) e una spiccata attrattività naturalistica mentre le "Città con offerta turistica non corrisposta" presentano alte potenzialità in termini di infrastrutture ricettive e offerta ambientale ma non hanno sviluppato politiche adeguate per la competitività turistica.
Un'altra Italia del turismo è rappresentata dai "Poli dell'Economia Turistica": città d'arte come Roma, Cagliari, Genova, Verona, Trieste che, pur mostrando caratteristiche socio-economiche e ambientali positive significative, stentano a sviluppare un'economia turistica competitiva a livello territoriale. Infine, troviamo le "Città ad alta domanda turistica", capoluoghi come Venezia, Mantova, Siena, Rimini la cui significativa competitività turistica va sostenuta con politiche mirate ad attenuare gli impatti del turismo sulle comunità locali.