Manifestazioni a Shanghai
Shanghai, 11-12-2012
Le autorità cinesi hanno revocato l'incarico di vescovo ausiliare di Shanghai a Ma Daqin, il presule ordinato lo scorso luglio e da allora in 'ritiro' forzato al seminario di SheshanLa polizia cinese ha fermato migliaia di ''postulanti'', cittadini che dalle province vengono nella capitale per denunciare i soprusi subiti dalle autorità locali, scesi in piazza in occasione della giornata dei diritti umani, ieri. La denuncia e' stata diffusa online da diversi gruppi che si battono per i diritti civili in Cina. Secondo quanto riferito, la maggior parte degli arresti riguardano persone giunte nella capitale cinese per chiedere giustizia o risarcimenti alle autorita' centrali, in riferimento soprattutto a questioni legate alla requisizione forzata delle case. Dopo il fermo, alcuni di loro sono stati rilasciati, altri portati ai campi di lavoro. Nella stessa giornata di ieri le autorita' hanno ristretto ai domiciliari alcuni dissidenti, come Hu Jia.
Intanto le autorita' cinesi hanno revocato l'incarico di vescovo ausiliare di Shanghai a Ma Daqin, il presule ordinato lo scorso luglio e da allora in 'ritiro' forzato al seminario di Sheshan dopo aver espresso la sua volonta' di lasciare la chiesa patriottica cinese. Lo denunciano alcune organizzazioni cristiane. Ma Daqin era stato nominato vescovo ausiliario di Shanghai con approvazione papale e la sua ordinazione era avvenuta lo scorso 7 luglio. Al termine della cerimonia, il presule aveva ufficialmente detto di voler lasciare l'Associazione della Chiesa Cattolica Patriottica Cinese (Chinese Catholic Patriotic Association, Ccpa), l'organizzazione statale che gestisce il credo cristiano e i suoi apparati in Cina. Da qui la revoca decisa oggi dalla Conferenza episcopale della chiesa cattolica cinese (fedele al governo di Pechino e non al Papa), che gia' dopo l'ordinazione ebbe parole dure nei confronti di Ma, dal momento che il vescovo ha dimostrato mancanza di lealta' ''necessaria a tutti i vescovi che in futuro saranno ordinato''.
Al momento non si conosce il futuro del vescovo Ma, ancora, di fatto, agli arresti domiciliari nel santuario di Sheshan, nei pressi di Shanghai. La diocesi al momento ha sospeso il ministero sacerdotale di Ma per due anni, rimuovendolo anche dall'incarico di decano della zona di Pudong e parroco di Nostra Signora di Lourdes a Tangmuqiao, vietando di fatto al vescovo qualsiasi apparizione pubblica per i prossimi due anni. Gli e' permesso incontrare qualcuno solo dopo autorizzazione e aggiornare di tanto in tanto il suo blog, oltre a inserire le sue meditazioni quotidiane sul vangelo attraverso il servizio cinese simile a Twitter, ma non puo' celebrare insieme agli altri preti neanche al seminario di Sehshan. (ANSA).