Giovedì 29 novembre 2012 alle 16, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi a Firenze si terrà la Giornata Internazionale di solidarietà con il Popolo Palestinese.
All'incontro parteciperanno rappresentanti delle istituzioni locali e ospiti internazionali. Saranno presenti: Andrea Barducci - Presidente della Provincia di Firenze, Sabri Ateyeh - Ambasciatore Palestinese in Italia, Akram Bader - Sindaco della Municipalità di Battir (in Cisgiordania Rappresentante di Anci Toscana), Abed Daas - Presidente della comunità palestinese in Toscana.
Inoltre interverranno in videocollegamento: Luisa Morgantini - già VicePresidente del Parlamento Europeo e Manal Tamini - Movimento palestinese di resistenza non violenta contro l'occupazione - da Nabi Saleh (Cisgiordania).
L'incontro sarà un'occasione per sostenere la candidatura dell'Autorità Nazionale Palestinese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in qualità di Stato non membro osservatore.
COSPE ha contribuito alla raccolta delle firme per il riconoscimento della Palestina come Stato presso le Nazioni Unite.
Qui di seguito l'appello degli enti locali.
APPELLO DEGLI ENTI LOCALI DI FIRENZE, COMUNI E PROVINCIA, PER CHIEDERE AL GOVERNO ITALIANO DI SOSTENERE IL RICONOSCIMENTO DELLA PALESTINA ALL'ONU
Il prossimo 29 novembre ricorre la Giornata Internazionale per la Solidarietà con il Popolo Palestinese, istituita con una Risoluzione ONU nel 1977. In questa data simbolica, il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen presenterà ufficialmente all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la richiesta del riconoscimento della Palestina come Stato non membro osservatore, che verrà votata il giorno stesso in seduta plenaria. In qualità di rappresentanti istituzionali del territorio fiorentino, rivolgiamo un appello al Governo Italiano affinché la posizione dell'Italia sia di completo sostegno a questa legittima richiesta, e che questo supporto si traduca in un voto favorevole alla candidatura palestinese ed in un'azione diplomatica positiva nei confronti degli altri Paesi presenti all'Assemblea ONU.
Riteniamo che tale riconoscimento da parte delle Nazioni Unite sia non solo un legittimo diritto del popolo palestinese, fin troppo rimandato, ma che rappresenti anche l'unico fattore di deterrenza per evitare che la crisi mediorientale si aggravi ulteriormente. È necessario che l'opzione della diplomazia e l'accantonamento della violenza, che segnano la linea politica dell'OLP, raggiungano un risultato tangibile il prima possibile. La gravità della situazione, testimoniata dagli ultimi eventi, impone alla comunità internazionale di agire con saggezza e giustizia, e dunque di sostenere ad ogni livello diplomatico la candidatura della Palestina all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Consideriamo fondamentale la ripresa del processo negoziale, interrotto un anno fa a causa della prosecuzione delle politiche di espansione degli insediamenti illegali da parte del Governo Netanyahu. L'espansione delle colonie è il motivo per cui i negoziati si sono interrotti, e chiediamo al Governo italiano e alla nostra diplomazia di sfruttare i buoni rapporti con entrambe le parti in causa affinché Israele ponga fine alla pianificazione e costruzione di nuovi insediamenti nei territori occupati, in modo che le due delegazioni possano tornare al tavolo delle trattative.
L'ammissione dell'ANP come Stato non membro osservatore all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite rappresenta il riconoscimento dell'opzione della non violenza e della diplomazia come strumento di risoluzione della questione israelo-palestinese. Questo riconoscimento è non solo giusto, ma anche urgente.
Come amministratori locali, abbiamo a cuore che i valori della pace, della non violenza, e soprattutto il rispetto dei diritti umani, siano la base su cui costruire e rinsaldare le comunità in cui viviamo. Nella nostra azione quotidiana cerchiamo di tutelare la cultura del dialogo e del confronto non violento come bene prezioso. Per questa ragione non possiamo che guardare con apprensione e dolore a quanto sta avvenendo in Palestina. Noi chiediamo formalmente al nostro Governo, al Primo Ministro Monti e al Ministro degli Esteri Terzi, di sostenere le legittime aspirazioni statuali dell'Autorità Palestinese.
Due anni fa, in occasione della prima Giornata Internazionale per la solidarietà con il popolo palestinese, i 44 Sindaci del territorio fiorentino e il Presidente della Provincia di Firenze hanno sottoscritto un appello pubblico che si concludeva con questo richiamo: "Due popoli, due Stati, pari dignità e diritti per tutti: questa è l'unica soluzione per il conflitto tra Israele e Palestina, l'unica garanzia per la sicurezza reciproca e la convivenza pacifica tra i due popoliµ.
Ancora oggi, questa è l'unica soluzione possibile, giusta ed equa, per la ricomposizione della questione israelo-palestinese, per l'affermazione del diritto internazionale e dei diritti umani. È per questo che il nostro appello riprende quelle parole e le rilancia con forza: DUE POPOLI, DUE STATI.
In allegato l'invito con tutti i dettagli e gli ospiti in programma e l'appello.
appello_palestina.pdf http://www.cospe.it/cospe/uploads/notizie/allegati/appello_palestina.pdf
29nov2012.pdf http://www.cospe.it/cospe/uploads/notizie/allegati/29nov2012.pdf