Allarme Flai-Cgil.
La situazione dei lavoratori immigrati nella piana di Gioia Tauro è "drammatica perché il lavoro scarseggia e riescono ad essere occupati solamente 1-2 giorni a settimana". A denunciare la grave situazione è il segretario della Flai-Cgil della piana di Gioia Tauro, Renato Fida.
La situazione dei lavoratori immigrati nella piana di Gioia Tauro è "drammatica perché il lavoro scarseggia e riescono ad essere occupati solamente 1-2 giorni a settimana". A denunciare la grave situazione è il segretario della Flai-Cgil della piana di Gioia Tauro, Renato Fida.
La Cgil stima una presenza, in tutta la piana di Gioia Tauro, di 2.500 immigrati di cui 1.700 vivono nelle strutture di accoglienza mentre gli altri hanno trovato posto in casolari abbandonati dove le condizioni igienico-sanitarie sono molto precarie.
"C'é pochissimo lavoro - ha detto Fida - e quindi gli immigrati trovano poca occupazione. Il prezzo degli agrumi, che si aggira sui 6 centesimi al chilo, ha fatto praticamente crollare il mercato e gli agricoltori scelgono, in molti casi, di non raccogliere il prodotto perché non è conveniente. Gli immigrati vengono pagati all'incirca 25 euro al giorno rispetto alla tariffa che dovrebbe essere di 45 euro. Questo sta determinando una situazione drammatica. Tutto scaturisce dalla forte crisi in cui versa l'intero comparto agricolo".
Recentemente la Flai-Cgil nazionale ha tenuto a Rosarno e negli altri comuni della piana una iniziativa in favore degli immigrati per capire la loro situazione ed i problemi legati all'accoglienza. "In questi territori - ha concluso il segretario della Flai-Cgil - bisogna puntare sull'accoglienza. E poi serve che la Regione attui un piano specifico di investimenti in favore dell'agricoltura nella piana di Gioia Tauro".