Banche.

Secondo fonti citate dall'agenzia Reuters, l'Ue starebbe pensando di concedere sei mesi in più del previsto alle banche europee. Queste ultime avevano chiesto di procrastinare di un anno l'entrata in vigore delle nuove regole.

L'Europa si prepara a ritardare l'entrata in vigore delle nuove regole della cosiddetta Basilea III. Le nuove regole più stringenti in materia di fondi propri potrebbero infatti vedere la luce sei mesi più tardi del previsto.

A riferirlo è l'agenzia Reuters, che cita fonti anonime dell'Unione europea. Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe di fatto di una parziale vittoria delle banche del Vecchio Continente, che avevano chiesto alla Commissione europea di ritardare l'applicazione delle nuove regole di un anno, ovvero al 2014. Spostare di sei mesi l'avvio della Basilea III, dunque, costituirebbe un compromesso tra le richieste degli istituti di credito e quella parte di mondo politico che vorrebbe invece mantenere inalterata la "road map" delle riforme internazionali.

«In ogni caso possiamo affermare che la regolamentazione non potrà essere operativa il 1 gennaio», ha spiegato un responsabile europeo. Eppure il commissario al Mercato interno, Michel Barnier, ha scritto al presidente della Federal Reserve americana, Ben Bernanke, per manifestare la propria preoccupazione per una scelta analoga assunta negli Usa. A vincere, dunque, potrebbero essere le inquietudini legate ad una possibile perdita di concorrenzialità da parte degli istituti finanziari europei, proprio in ragione delle decisioni prese dall'altra parte dell'Atlantico.

Andrea Barolini    @ barolini@valori.it

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