Dopo 70 anni, la riforma dei condomini diventa legge. Non si tratta di un cambiamento superfluo per la vita quotidiana degli italiani, dato che si stimano in circa 30 milioni - circa la metà della popolazione - i cittadini che abitano in un condominio. Come riporta l'Ansa, «la commissione Giustizia del Senato con voto praticamente unanime ha approvato in sede legislativa il progetto di legge così com'era stato modificato alla Camera. Il testo prevede, tra l'altro, il fatto che non si possa più vietare nei condomini la presenza di animali» domestici.
Per quanto riguarda gli interventi di tipo energetico, sarà adesso più semplice per i condomini procedere all'installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile sulle parti comuni dell'edificio: si abbassa infatti il quorum delle assemblee di condominio, che basterà ora «essere pari alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentino almeno la metà dei millesimi», anche nel caso di «terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune». Sono inoltre leciti gli impianti individuali, comunque in relazione alla salvaguardia del «decoro architettonico».
Circa il quorum necessario per gli interventi volti a contenere i consumi energetici sarà invece sufficiente la presenza dei condomini che rappresentino 1/3 dei millesimi (e, per decidere, il 50% più 1 dei presenti in assemblea).