La maratona solidale degli aiutanti di Babbo Natale arriva nel nord.
Perugia, Ravenna, Modena, Bologna, Brescia, Bergamo, Vercelli, Torino e provincia, Alessandria, Genova e Arezzo…e il viaggio continua verso Sud per incontrare altri bambini e famiglie
1834 Km in meno di 48 ore, rigorosamente senza superare i limiti di velocità: al volante di un furgone pieno di doni, Maurizio (psicologo, cappello rosso d'ordinanza) l'Aiutante di Babbo Natale, coadiuvato dagli Aiutanti Riccardo, Cristina 1 e Cristina 2.
La consegna dei doni è a cura degli Aiutanti di Babbo Natale, che hanno regalato un sorriso a 49 bambini di famiglie disagiate individuate da Happy Family Onlus e Salvamamme. Le due Associazioni hanno voluto dare una risposta a queste persone "simbolo" di centinaia di migliaia di padri e madri nella stessa terribile situazione, non solo per salvare il Natale per i bambini, ma anche per ascoltare il dolore dei loro genitori, il loro senso di abbandono, per portare cure ed abbracci carichi di intense emozioni.
"Sembrano storie di guerra, ma senza le bombe, anche se la deflagrazione psicologica minaccia la loro vita quelle che raccontano i genitori dei 50 bambini che vivono nei Comuni di Perugia, Ravenna, Modena, Bologna, Brescia, Bergamo, Vercelli, Torino e provincia, Alessandria, Genova e Arezzo e che potranno, nonostante la crisi, ricevere, quanto era nel loro sogni: tricicli, trik trak, biciclette, bambole alla moda e bei corredini. - dichiara Grazia Passeri, Presidente del Salvamamme, che aggiunge - Moltissime sono le famiglie italiane, la maggioranza, storie di sottoccupazione e disoccupazione di lungo corso, vissute con difficoltà estrema e tanto coraggio. Storie davvero da tempo di guerra, con tanto di bandierine sventolanti in attesa dei nostri soccorsi.
Il mutuo della casa è saltato o sta saltando, lo sfratto incombe, le utenze vanno e vengono, legate al conto in banca in rosso, in qualche caso la custodia della famiglia potrebbe essere minacciata. Chicco di 2 anni ha avuto le utenze di casa tagliate e si è ammalato per il freddo. Come nel film "La vita è bella", mamma e papà di Gioia e Mino inventano che si sta a lume di candela, non per risparmiare (col terrore che taglino l'utenza), ma perché è tanto romantico: uomini e donne disabituati a chiedere, persone con un progetto di vita da operaio o impiegato soffiato via dalla chiusura della fabbrica o dell'azienda; alcuni che pensano di farla finita, ma resistono per responsabilità verso i bimbi, mentre si svuota anche il frigo".
Il viaggio continuerà verso Sud dove diverse famiglie, con i loro circa 350 bambini, hanno fatto richiesta di aiuto. A fine novembre le Associazioni terranno una conferenza stampa per illustrare luoghi e tempi di consegna di migliaia di regali. Ma intanto Grazia Passeri lancia un appello: "Occorre rapidamente, anzi subito, uno sponsor, uno a cui interessino i fatti concreti insieme alle parole".
E' possibile per i sigg.ri giornalisti partecipare all'intera maratona solidale del Salvamamme o seguirla in parte, oppure avere video e foto del viaggio. Per informazioni:
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