All'evento anche il ministro Clini: "Assicurazione obbligatoria" contro le catastrofi naturali. Fino al 23 novembre nel capoluogo aretino ricercatori e scienziati, tra imprese e mondo della pubblica amministrazione, si confrontano sui temi legati al cambio di paradigma delle politiche ambientali e della salute.
Prendono il via i lavori del 7° Forum Risk Management che si svolge ad Arezzo dal 20 al 23 novembre e che vedrà il confronto di ricercatori e scienziati, tra imprese e mondo della Pa sui temi legati al cambio di paradigma delle politiche ambientali e della salute da strumenti di controllo dello sviluppo a motore dello sviluppo.
Un avvenimento d'interesse scientifico e di attualità, proprio perché il cambio di paradigma delle politiche ambientali e della salute da strumenti di controllo dello sviluppo a motore dello sviluppo stesso può essere la chiave di volta del rilancio del nostro Paese e dell'Europa. Inoltre, l'evento ospiterà anche una sessione del Regional Enviroment Center di Budapest, l'istituzione dell'ONU, della UE cui aderiscono, tra l'altro, paesi del Nord Africa, del Medio Oriente e dell'Asia Centrale.
"Spending review significa ottimizzare le risorse per incidere in maniera positiva sull'ambiente, evitando gli sprechi". Lo ha detto il ministro Corrado Clini intervenendo al 7/O forum "Risk Management" in corso di svolgimento ad Arezzo. "Le tecnologie migliori - ha concluso Clini - devono essere canalizzate in questa direzione".
"Forse bisognerebbe creare un'assicurazione obbligatoria per mettere in sicurezza i propri beni così come si fa con le auto: non per scaricare tutto sui cittadini ma per metterli in sicurezza". Ha aggiunto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini.
Per risolvere i problemi causati dal maltempo, dalle alluvioni e dalle altre catastrofi naturali,ha aggiunto il ministro, "dobbiamo cambiare i sistemi di prevenzione basati su vecchi strumenti non adeguati ai nuovi regimi climatici". Per quanto riguarda l'ondata di maltempo che colpito la Maremma, secondo il ministro, "é una zona prevalentemente agricola dunque non si può parlare di sfruttamento industriale. Per le alluvioni dobbiamo semmai pensare ad un uso improprio in passato del territorio e tanto hanno inciso i condoni su abusi edilizi che hanno sanato situazioni a rischio ambientale".
"Se vogliamo ridare efficienza all'Amministrazione pubblica dobbiamo cominciare a capire che l'organizzazione a cui abbiamo dato vita negli anni passati non regge più. Questo vale anche nell'interfaccia tra ambiente e salute". Ha detto inoltre il ministro per l'Ambiente Clini. "Giovedì a Venezia si apre un convegno sull'amianto e anche per quanto riguarda questa tematica - ha detto il ministro - stiamo scontando, nonostante il gran lavoro degli enti locali, una difficoltà a correlare i dati sulla popolazione locale con rischi che vengono dal passato, da trenta anni fa. Abbiamo difficoltà insomma a reperire dati di riferimento. Non esiste un punto di riferimento pubblico sicuro, quando ci sono vertenze in materiala magistratura fa riferimento invece che a un quadro preciso a consulenti di parte. Lo stato deve garantire che questo non accada più".
I tre presidenti delle Anci Regionali di Toscana, Liguria e Umbria esprimono la propria preoccupazione per le drammatiche situazioni in cui versano la gran parte dei territori delle tre regioni a causa delle alluvioni dei giorni scorsi.
Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, presidente di Anci Toscana e coordinatore delle Anci Regionali, Marco Doria, sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria, Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia e presidente di Anci Umbria chiedono, in sostanza, che ai comuni colpiti e tuttora a rischio a causa del dissesto idrogeologico, venga concesso il ristoro per le somme urgenze e sia data la possibilità di sbloccare parte dei fondi congelati per il Patto, a favore di interventi mirati per affrontare l'emergenza. Oltre a rilanciare sulla necessità di interventi strutturali che garantiscano una efficace messa in sicurezza dei territori, tale da prevenire il ripetersi di vere e proprie catastrofi come quelle degli ultimi giorni, i tre sindaci lanciano anche un appello agli amministratori dei Comuni italiani, affinché forniscano il supporto dei tecnici e mettano a disposizione le forze dell'ordine, perché i territori colpiti possano quanto prima tornare alla normalità. Cosimi, Doria e Boccali esprimono anche la solidarietà e la vicinanza dell'Associazione agli amministratori e ai cittadini dei territori colpiti e ai volontari che vi si stanno impegnando.
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