Vivere rispettando l'ambiente permette di risparmiare risorse e denaro. Molti già lo fanno, ma serve più informazione per scoprire i vantaggi del cosiddetto "ecobilancio domestico". Abbiamo chiesto ai lettori di raccontarci le loro abitudini.Quanto sei rispettoso dell'ambiente attraverso i comportamenti di tutti i giorni, dentro e fuori casa? Sono 3.282 i cittadini che hanno raccontato attraverso un questionario quanto e come mettono in pratica azioni ecologiche. Hanno descritto le loro abitudini rispetto al cibo, ai rifiuti, al risparmio di acqua e di energia, all'uso dei mezzi di trasporto. I cittadini hanno anche raccontato gli ostacoli che incontrano con i servizi comunali. Le risposte sono state raccolte nella primavera 2012.

Dall'acqua all'energia

Si fidano più dei documentari televisivi, che trattano temi ecologici, che delle loro amministrazioni comunali. A confidarlo sono i cittadini che abbiamo intervistato su un tema oggi fondamentale (almeno a parole), ovvero l'ambiente, e che invece appare ancora trascurato da chi dovrebbe dare le regole per  un corretto stile di vita. Sui grandi temi che ci toccano tutti i giorni, come acqua, consumi elettrici, trasporti, raccolta differenziata e abitudini alimentari, i cittadini si sentono poco informati e poco coinvolti dalle giunte locali.

Fare un ecobilancio domestico

Risparmiare energia, acqua, benzina, cibo significa ridurre le proprie spese di tutti i giorni. La logica da comprendere è che per far quadrare il bilancio non basta scegliere il contratto più economico o il supermercato meno caro; possiamo anche alleggerire le bollette della luce con comportamenti nuovi, spendere meno per mangiare sprecando meno cibo. Insomma,  bisogna uscire dalla logica abituale e acquisire la consapevolezza che l'ambiente, se lo rispettiamo, è nostro amico proprio e soprattutto in questi tempi di crisi economica.

Poca informazione sull'ambiente

Di fondo, però, manca l'informazione per muoversi  nel modo giusto ed è proprio in questo che peccano le amministrazioni locali. Un esempio tipico è l'acqua potabile: quasi la metà degli intervistati non sa cosa si può fare per consumarne meno e quindi alleggerire la bolletta. Lo stesso si può dire per i  rifiuti, tema molto delicato nel nostro Paese, a volte trascurato dalle amministrazioni secondo l'opinione del campione. C'è molta più consapevolezza sul fronte energia: gli intervistati sembrano conoscere l'importanza di ridurre gli sprechi (per esempio leggendo l'etichetta energetica dei prodotti).

Gli sprechi in campo alimentare, invece, sono vistosi: il 46% degli intervistati è costretto a buttare in pattumiera il cibo perché arriva a scadenza. Un'altra voce di spesa poco ecologica e molto pesante sul bilancio familiare è la benzina, che un quarto del campione si trova a pagare cara, visto che utilizza l'auto abitualmente per muoversi in città. In pochissimi si muovono a piedi e altrettanti usano la bicicletta: e forse non è solo pigrizia, ma mancanza di piste ciclabili comode e sicure.

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