L'Unicef lancia la campagna "Io come Tu-Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi". Promossi oltre 100 eventi in tutta Italia; 61 comuni conferiscono la cittadinanza onoraria a minorenni di origine straniera in occasione del 20 novembre, Giornata Nazionale dell'Infanzia e l'Adolescenza.

«Quasi un milione di minorenni di origine straniera vive in Italia; più di 500 mila sono nati nel nostro paese. Per questo, l'Unicef Italia ha deciso di promuovere in occasione del prossimo 20 novembre (23° anniversario dell'approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell'Infanzia e Giornata Nazionale dell'Infanzia e l'Adolescenza) la campagna "Io come Tu- Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi" per richiamare l'attenzione sull'uguaglianza dei diritti di tutti i minorenni e la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia», dichiara il Presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera.

In tutta Italia, i volontari dell'Unicef organizzeranno oltre 100 eventi pubblici legati a questa Giornata e, in particolare, alla campagna Io come Tu. Attraverso il Programma "Città Amiche" l'Unicef Italia ha proposto alle amministrazioni comunali di compiere gesti che indirizzino la società civile verso una reale cultura dell'inclusione, come quello della concessione della cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati e/o residenti nel Comune.

«L'adesione che abbiamo avuto - continua il Presidente Guerrera - è stata straordinaria: ad oggi, sono 61 i comuni che, grazie all'invito rivolto dai comitati locali dell'Unicef hanno già conferito in questi giorni, o lo faranno proprio il 20 novembre, la cittadinanza onoraria ai minorenni di origine straniera che vivono nei loro territori. Altri 106 comuni hanno assicurato di deliberare nelle prossime settimane in tale senso».

Testimonial della campagna Unicef "Io come Tu" è Kledi Kadiu, uno dei protagonisti del film di Daniele Vicari La nave dolce, uscito in questi giorni, che l'Unicef Italia ha patrocinato. Vista con gli occhi di chi ha vissuto e vive il dramma dell'esodo in mare, delle interminabili notti senza cibo e acqua, della vulnerabilità dei più piccoli e della tenacia di chi resiste, la storia che racconta Vicari insegna a non smettere di interrogarsi, di cercare risposte, di condividere prospettive.

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