L'aviazione israeliana ha compiuto questa mattina nuovi violenti raid nella Striscia di Gaza, colpendo numerosi obiettivi sensibili: lo ha riferito il ministero dell'Interno di Hamas. "Ci sono stati almeno 130 raid nella notte", ha dichiarato il portavoce Islam Shahwan, facendo riferimento a "decine di incursioni" solo nelle prime ore del mattino. Secondo quanto si è appreso, gli israeliani hanno colpito e distrutto alcuni edifici amministrativi del ministero dell'Interno, in particolare quelli adibiti al rilascio e rinnovo dei passaporti nel quartiere di Tel al Hawa, a Gaza.
Alcuni testimoni hanno riferito che sono stati colpiti anche alcuni centri di addestramento utilizzati dai gruppi armati palestinesi. Il portavoce dei servizi di pronto soccorso di Hamas, Adham Abu Selmiya ha confermato la morte di 19 palestinesi, tra cui alcuni bambini, negli ultimi due giorni. Altre 235 persone sono rimaste ferite. Fonti dell'esercito israeliano hanno confermato che i raid sul territorio palestinese "stanno proseguendo". "Undici razzi palestinesi sono stati lanciati dopo la mezzanotte di giovedì, 280 dall'inizio delle operazioni" militari israeliane. "Tra questi, 131 sono stati intercettati", ha aggiunto un portavoce.
Gaza: Israele, sì a tregua durante visita premier egiziano Israele si é detto d'accordo per una tregua durante la visita odierna a Gaza del primo ministro egiziano, Hisham Qandil. Il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha riferito un'autorità di governo, «ha accolto la richiesta egiziana di un cessate-il-fuoco questa mattina durante la visita del primo ministro egiziano, che dovrebbe durare circa tre ore».