Stati generali della cultura

In Italia la cultura è promossa "pochissimo e in modo radicamente insufficiente". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervennendo agli Stati Generali della Cultura

In Italia la cultura è promossa "pochissimo e in modo radicamente insufficiente". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Questa - ha spiegato - è la politica e la reponsabilità della politica sta nel dire dei no e dei sì e credo che occorra dire più sì a cultura e ricerca".

Anche il Governo Monti non sta facendo abbastanza per la cultura e la ricerca in Italia, ha aggiunto il capo dello Stato, riservando una stoccata "ai comportamenti dell'attuale governo nel suo complesso", pur sottolineando la buona attività dei singoli ministri e riconoscendo il "recupero incontestabile di credibilità".
"Un oscuro estensore di norme" aveva previsto la "soppressione immediata di 12 istituti di ricerca" ma per fortuna "insieme al ministro Profumo siamo rimasti vigili e quel provvedimento è finito nel cestino. Ma questo è l'esempio di cosa succede quando si chiede alla peggiore mentalità burocratica di partecipare alle decisioni di governo".

Col debito lo Stato può fallire, basta giochi a rischio
''Non possiamo giocare'' con il rischio fallimento ''qualunque governo ci sia''. Lo dice Giorgio Napolitano sottolineando che ''ci sono 80 miliardi di interessi da pagare in un anno'' e ''questi sono i modi in cui uno stato puo' fallire''.  "Alla tanta gente che ha comprato i buoni del Tesoro - ha aggiunto - come facciamo a non pagare quello che ci siamo impegnati a pagare?". Il debito, ha ricordato Napolitano, costa "80 miliardi che dobbiamo pagare solo di interessi ogni anno. Quante cose potremmo fare con questi soldi? Questo è il modo in cui uno Stato può fallire e non possiamo più giocare con questo rischio".

Voto anticipato? Di questo non parlo
"Di questo ora non parlo". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che gli facevano presente che si parla in queste ore di elezioni anticipate rispetto alla data prevista di aprile.

Le proteste dei ricercatori sono legittime, ma serve razionalità
"Fate valere le vostre legittime preoccupazioni e proteste, ma con il massimo sforzo di razionalità per portare la cultura più avanti e il Paese fuori dalla crisi". Cosi' il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concluso il suo intervento alla fine degli Stati Generali della cultura, durante i quali alcuni studenti e ricercatori avevano contestato i ministri Profumo e Barca. "Capisco interruzioni e impazienze - ha detto Napolitano - nel passato ho fatto il comiziante, ma oggi faccio un altro mestiere".

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