- di Paola Romagnoli -
Da secoli l'uomo è alla ricerca del sacro Graal della giovinezza, l'antidoto che ci mantenga sempre giovani e reattivi. Ebbene, più studi confermerebbero che il vero siero del benessere è nella cultura e nelle attività ad essa correlate.
L'ambiente che ci circonda e la partecipazione sociale, si sa, influenzano inevitabilmente la nostra vita. Un contesto ricco e stimolante non solo ci permette di vivere meglio ma agisce in maniera positiva sul nostro stato psico-fisico. E cosa più della cultura può rendere il nostro ambiente interessante e soddisfacente? Cosa meglio delle attività culturali può nutrire le nostre menti, mantenendole giovani e in salute?
È cosa certa che negli ultimi decenni la percezione del benessere individuale si sia sempre più legata ad un'idea complessiva, un'idea che tiene conto non solo di elementi materiali e fisici ma anche di una dimensione puramente emotiva, psicologica e sociale. Per questo si è cominciato ad osservare quanto, chi usufruisce delle bellezze artistiche e culturali che ci circondano vive non solo una vita più felice ma corre anche meno rischi di soffrire di ansia o di disturbi depressivi. Infatti, è stato provato che la cultura regala emozioni e sentimenti positivi che si ripercuotono su tutto il nostro essere. Ed è proprio questa la novità riportata dalla ultime ricerche: non solo la mente ma anche il corpo trae beneficio dagli stimoli culturali presenti intorno a noi.
Il Journal of Epidemiology and Community Health, ad esempio, ha pubblicato uno studio realizzato da un'Università norvegese che, dopo avere seguito le attività e lo stile di vita di più di cinquantamila persone, ha dimostrato quanto le arti abbiano un effetto benefico sulla salute sia mentale che fisica. Un'altra ricerca, questa volta tutta italiana, realizzata da Doxa per la Fondazione Bracco, sostiene che, proprio l'impegno nelle attività culturali incida in maniera significativa sia sul benessere generale che sull'aspettativa di vita di ciascuno. Addirittura, su una scala di fattori che influenzano la nostra salute, la fruizione di stimoli culturali sarebbe più importante della condizione economica.
La soluzione per l'eterna giovinezza è dunque sempre stata davanti ai nostri occhi. E la risposta non è arrivata da un farmaco o da una qualche innovativa scoperta biomedica. Tutto quello che occorre fare è non dimenticare le nostre tradizioni, la nostra storia e la nostra identità e dare la giusta importanza ai corretti stili di vita.
Insomma, visitare un museo, leggere un libro, andare a teatro o a un concerto è un vero toccasana e noi abbiamo la possibilità di migliorare la qualità della nostra salute impegnandoci in un appuntamento costante con la cultura.
Dimentichiamoci delle equazioni cultura/intrattenimento, cultura/piacevole passatempo: la cultura non è qualcosa di superfluo, al contrario migliora e allunga la vita e può essere medicina ed efficace prevenzione. Non a caso, in molti paesi si stanno studiando vere e proprie politiche di cultural welfare, basate sulla consapevolezza che, proprio la fruizione culturale, può rappresentare una leva per lo sviluppo e per il benessere. Specialmente in un periodo di crisi la cultura rappresenta una vera e propria risorsa per la crescita dell'intera società.