Molti passi sono stati fatti nella lotta contro la mortalità infantile, ma a differenza di altri indicatori sulla condizione dell'infanzia che hanno fatto registrare dei progressi negli ultimi anni, quello dei bambini malnutriti, tra il 2005 e il 2010, nei paesi in via di sviluppo, è cresciuto dell'1,2%.
La malnutrizione causa 1/3 di tutte le morti infantili e dei 171 milioni di bambini che soffrono di malnutrizione cronica, 60 milioni si trovano in Africa. In generale l'80% dei bambini gravemente malnutriti nel mondo si concentra in 20 paesi.
C'è dunque una correlazione molto stretta tra mortalità infantile e malnutrizione in alcuni paesi. Un esempio: 8 dei 10 paesi in cui si registrano i più alti tassi di mortalità sotto i 5 anni, sono nella lista dei paesi a rischio di insicurezza alimentare: Sierra Leone (185 morti ogni 1.000 nati vivi), Somalia (180), Mali (176), Chad (169), Repubblica Democratica del Congo (168), Repubblica Centro-Africana (164), Burkina Faso (146), Burundi (139).
La povertà è dunque una delle cause principali della malnutrizione che genera sottopeso, deperimento e rachitismo, misurati rispettivamente attraverso il peso per età, il peso per altezza.
L' assunzione inadeguata di cibo, carenze di calorie e/o proteine, oppure di una cattiva salute persistente, provoca dunque problemi fisici o cognitivi nella fase di sviluppo, che saranno purtroppo determinanti per il futuro del bambino. Al mondo ancora milioni di minori corrono gravi rischi in tal senso.
Per approfondire il tema, scarica il rapporto With-Out. Fame e sprechi: il paradosso della scarsità nell'abbondanza http://images.savethechildren.it/IT/f/img_pubblicazioni/img193_b.pdf.
Come si misura la malnutrizione? Ecco la spiegazione di Sergio Rubini http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=l66CtLhRjnk.