Rosarno.

Dove regnavano i vandali ora c'è l'"ulivo della legalità". Saranno gli scout dell'Agesci a curarne la gestione Tripodi: «Ci riprendiamo qualcosa che era nostro».

L'ulivo della legalità è stato piantato in un luogo simbolo della lotta alla mafia, il Parco giochi di contrada Bosco, III stradone, realizzato su un terreno confiscato nel 1999 alla ?ndrangheta. Ci vorranno anni perché cresca vigoroso, ma intanto affonda le radici nel terreno e, se coltivato con amore, darà frutti abbondanti.

A mettere a dimora la pianticella sono stati gli scout del gruppo Agesci Rosarno 1, nel corso della cerimonia di consegna della struttura, avvenuta ieri mattina alla presenza degli amministratori con in testa il sindaco Elisabetta Tripodi, autorità civili, militari, religiose, rappresentanti dell'associazionismo.

Numeroso il pubblico presente. Nutrita la rappresentanza dell'Arma dei Carabinieri, guidata dal capitano Francesco Cinnirella, comandante della Compagnia di Gioia Tauro.

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