MDC:"NO ALLO SCIOPERO DELLA FAME DEI MALATI, LE ISTITUZIONI INTERVENGANO. RISPARMIARE, MA NON SUI PIÙ DEBOLI"

Una malattia incurabile e che non tutti conoscono, ma che porta via anche la facoltà di parlare, di comunicare, che devasta dentro e fuori: è tutto questo la sclerosi laterale amiotrofica (sla). Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) prende una posizione forte a difesa dei malati e delle famiglie, lasciate sole nell'affrontare questa terribile malattia che richiede un'assistenza specializzata h24 e costringe le famiglie a improvvisarsi medico, infermiere, operatore socio-assistenziale.

"Dopo anni di battaglie, di sit in, davanti ai Ministeri nazionali di centinaia di malati, - dichiara Giovanna Tona, responsabile del Dipartimento Salute di MDC - una piccola speranza nasceva dai fondi destinati alla sla. Un piccolo passo che sarebbe stato di aiuto alle famiglie e avrebbe consentito ai malati di non sentirsi un peso, che avrebbe ridato un senso alla voglia di continuare a vivere. Ma la manovra Monti per fronteggiare la crisi ha tagliato questi fondi, rendendo vani tutti gli sforzi e le proteste per dare voce a questa realtà".

"Uno stato che non fa nulla per i malati che vogliono vivere e punta il dito per quelli che decidono di morire, - continua - come è stato per Piergiorgio Welby. Uno stato e una politica ipocrita, come un Comune, quello di Modica, il suo Sindaco, e una Regione Sicilia, che ignorano la lettera aperta di un malato di sclerosi laterale che ribatte il diritto all'assistenza domiciliare negata da tre anni, solo perché non si riesce a introdurre i piani personalizzati. Questa è l'indignazione di un Paese, che ha fondi per i partiti, per la casta, per i deputati, per le loro vacanze, case, i privilegi, vizi, e che riesce a tagliare sulla disperazione e dolore delle persone malate. Un paese, che al contrario dei malati di sla, ha un corpo mobile, in salute, ed una mente, un cuore  e un' anima, atrofizzata. Si deve risparmiare, ma non sui più deboli".

"Come Movimento difesa del cittadino - conclude - non parteciperemo allo sciopero della fame e chiediamo a tutti i nostri malati di smettere, basta già la malattia stessa a causare grandi danni e disagi, ma chiediamo a tutte le istituzioni di sostenere questa battaglia, affinché il governo faccia un passo indietro e ricordi che queste malattie non precludono nessuno".

D.Natasha Turano
Comunicazione e Ufficio Stampa
Movimento Difesa del Cittadino (MDC)
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