di Redazione
Dopo la conclusione della conferenza Co-ops United, il direttore di Cooperative Europe, Klaus Niederlander ha spiegato perché in Europa il modello cooperativo è una delle poche, valide soluzioni alla crisi economica.
Le cooperative sono una valida risposta all'austerity. E' quanto ha dichiarato al Guardian, il direttore di Cooperatives Europe, Klaus Niederlander alla fine della conferenza Co-ops United, tenutasi a Manchester dal 29 ottobre al 2 novembre scorsi. Secondo Niederlander il sistema cooperativo rappresenta un'efficace risposta alla crisi economica in Grecia e negli altri paesi del Sud Europa.
"Non sarà la soluzione a tutti i problemi della Grecia, ovviamente ma ci sono dei segnali concreti che identificano nel modello cooperativo, una risorsa importante per la ripresa del paese sul lungo periodo". Ha spiegato Niederlander, secondo cui nell'immediato le cooperative potrebbero giocare un ruolo importante all'interno del paese, dove enormi fasce dell'economia greca sono state svendute al settore privato a prezzi stracciati.
A livello locale, in Grecia, le persone stanno riscoprendo il modello cooperativo. Proprio in seguito alla crisi sono state fondate nuove società con l'obiettivo di collegare direttamente i consumatori ai produttori agricoli, ma questa tendenza non si è ancora tradotta in un movimento nazionale più strutturato. "L'ostacolo principale allo sviluppo del settore in Grecia è dato dal quadro legislativo che non offre il supporto necessario alla crescita di questo modello imprenditoriale su scala nazionale". Ha affermato Niederlander, secondo cui, nonostante l'impegno dimostrato dalle realtà cooperative del paese, per fare approvare dal parlamento nuova legge, sarà difficile che ciò avvenga in tempo brevi: "Sfortunatamente il parlamento greco non è noto per approvare nuovi provvedimenti legislativi in tempi brevi."
La Grecia non è l'unico paese mediterraneo dove il movimento cooperativo sta crescendo, sfidando la congiuntura economica drammatica del momento. In Spagna le provincie della Catalonia, della Galizia e dei Paesi Baschi hanno dato prova in questi tempi difficili di poter contare su uno strutturato settore cooperativo, che è riuscito a resistere ai risvolti peggiori della crisi economica spagnola. Esempio tra tutti di questo modello vincente, il gigante cooperativo di Mondragon, il cui successo ha contribuito a contenere gli effetti disastrosi della crisi nei Paesi Baschi, dove il tasso di disoccupazione è la metà rispetto alla media nazionale.
L'indagine recentemente pubblicata dall'European Research Institute on Cooperatives and Social Enterprises ha dimostrato come in Italia il settore cooperative stia reagendo meglio alla crisi. Tra gli esempi più virtuosi Niederlander ha citato le cooperative in Trentino, dove le società cooperative costituiscono fino al 90% del settore agricolo e il 60% del settore finanziario.
"La forza del credito cooperativo in Trentino sta nel fatto che le banche raccolgono denaro che viene poi reinvestito nell'economia locale." Ha affermato Niederlander. "Questo ha un impatto decisivo sul tessuto economico locale."