Una delegazione congiunta Ai.Bi./Cifa guidata dai rispettivi Presidenti Marco Griffini e Gianfranco Arnoletti si è incontrata in data 30 Ottobre con il Ministro per la Cooperazione  Internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, nella sua funzione di Presidente della CAI (Commissione Adozione Internazionale) e il suo Capo di Gabinetto, il Prefetto Mario Morcone, per un'analisi della situazione di crisi in cui versa attualmente il sistema delle adozioni internazionali in Italia.

Ai.Bi. e Cifa, che rappresentano i due più grandi Enti Autorizzati operanti sul territorio nazionale, hanno esposto i dati preoccupanti del progressivo calo delle richieste di idoneità (che anche quest'anno non ha interrotto la sua corsa verso il basso) e dell'effettiva diminuzione delle adozioni prevista per il 2012.

Occorre quindi, a giudizio della delegazione, mettere prontamente mano a iniziative che siano in grado di invertire la tendenza negativa, ridando alle famiglie italiane la fiducia e la speranza nell'adozione internazionale.

La riduzione drastica del numero degli Enti Autorizzati dagli attuali 66 a circa 20, tramite aggregazioni, fusioni e consorzi, è ritenuta non più procrastinabile per garantire un'efficienza e una produttività capace di abbattere tempi di attesa, assicurare l'efficacia nell'accompagnamento delle coppie candidate e, soprattutto, un sensibile abbattimento dei costi, sia quelli in Italia che all'estero, grazie allo sviluppo delle economie di scala determinate dal cospicuo numero delle adozioni accompagnate da ciascun Ente.

In tale prospettiva, sarebbe ridotto anche il numero degli Enti operanti nei vari Paesi (non più di 2 o 3 per singolo Paese) con notevoli vantaggi non solo procedurali e di controllo da parte della nostra CAI, ma anche di semplificazione, trasparenza e quindi rafforzamento dei rapporti istituzionali con le autorità dei Paesi di origine.

È stata infine presentata al Ministro la necessità di eliminare dal percorso per l'ottenimento della idoneità il passaggio dai Tribunali dei Minorenni, momento inutile, ripetitivo e oggi anche notevolmente costoso, allineando in tal modo l'Italia agli altri Paesi europei, che oramai da tempo hanno provveduto ad implementare percorsi congiunti  fra servizi territoriali e Enti autorizzati.

L'incontro, che si è svolto in un tono cordiale, ma franco e diretto, è un segnale importante del clima politico instaurato dall'attuale governo e si è concluso con il reciproco impegno di incontrarsi a breve per valutare alcune iniziative capaci di indicare realistici e concreti segnali di svolta.

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