Considerato il potenziale conflitto per l'uso del suolo con le filiere food, molte aziende che si occupano di biocarburanti stanno estendo la ricerca e stringendo accordi per utilizzare biomasse che sono esterne alla filiera alimentare.
In questo contesto, Beta Renewables, leader mondiale nella produzione di carburanti e prodotti chimici da fonti rinnovabili e la danese Novozymes, azienda che opera nel settore biotech, hanno siglato un accordo per la commercializzazione di soluzioni complete per la produzione di bioetanolo di seconda generazione cioè a partire da biomasse lignocellulosiche "no food". Beta Renewables con la tecnologia Proesa®, messa a punto in 5 anni di ricerca e su ci ha investito 140 milioni di euro, combinata con gli enzimi Cellic® prodotti da Novozymes, sarà in grado di convertire materie prime non-food da colture su terreni marginali, come ad esempio l'Arundo donax (la comune canna dei fossi) o scarti agricoli (come la bagassa della canna da zucchero o le paglie) in vari tipi di liquidi zuccherini con un costo molto inferiore rispetto alle tecnologie convenzionali.
La tecnologia Proesa® sarà utilizzata per convertire biomasse lignocellulosiche in etanolo nel più grande impianto al mondo, che sorgerà a Crescentino (VC) e che sarà operativo entro la fine del 2012. «Beta Renewables ha compiuto da poco il suo primo anno di attività e si è già dimostrata leader globale nella tecnologia per la produzione di biocarburanti di 2°generazione- ha dichiarato Guido Ghisolfi, di Beta Renewables - Questo accordo ha una duplice valenza: da una parte rappresenta una completa integrazione della nostra tecnologia Proesa® con la tecnologia degli enzimi di Novozymes, dall'altra sancisce un'intesa della tecnologia e ricerca italiane con un partner di primaria importanza mondiale nella bio-based economy».
L'accordo prevede l'acquisizione da parte di Novozymes di una quota minoritaria del 10% della società Beta Renewables pagando circa 90 milioni di euro per la quota azionaria, per commissioni commerciali e servizi. «La fase di commercializzazione di bioetanolo di seconda generazione sta prendendo il via e questo accordo rappresenta una fantastica opportunità per Novozymes- ha sottolineato Peder Holk Nielsen, Executive Vice President Enzyme Business di Novozymes- Beta Renewables è un'azienda che anticipa i tempi e che ha scelto la nostra società quale fornitore preferenziale di enzimi per l'impianto che si sta per inaugurare in Italia e per i progetti che stanno sviluppando a livello internazionale».