Secondo un nuovo rapporto presentato alle Nazioni Unite, affrontare la crisi climatica globale porterebbe notevoli vantaggi economici sia per i paesi sviluppati che per quelli in via di sviluppo?
Ad affermarlo un documento (Climate Vulnerability Monitor: A Guide to the Cold Calculus of A Hot Planet) presentato la settimana scorsa a New York, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite e riportato dal portale d'informazione AllAfrica. L'elemento interessante è che il punto di vista del rapporto, che stimola i governi mondiali ad agire contro i cambiamenti climatici, non è di tipo ambientale ma economico: un tasto forse più efficace da battere nelle cancellerie internazionali. Gli impatti del climate change e di questa economia ad alte emissioni di CO2 costerebbe al Pianeta intorno circa 1,2 trilioni di dollari l'anno (un trilione vale mille miliardi?), ovvero l'1,6% del PIL globale.
Per questo motivo il rapporto sostiene che «L'adattamento ai cambiamenti climatici sarebbe probabilmente un investimento molto conveniente in quasi tutti i casi e dovrebbe essere al centro di qualsiasi politica dedicata al climate change»: adattamento e non deciso contrasto, purtroppo, ma è già qualcosa in termini di consapevolezza della gravità della situazione. Il rapporto, realizzato dal Development Assistance Research Associates (DARA), organizzazione indipendente di valutazione degli aiuti, e dal Climate Vulnerable Forum, partnership globale di nazioni colpiti dal riscaldamento globale, dice anche che spostando l'economia mondiale verso un modello a basse emissioni di carbonio si avrà un costo di circa lo 0,5% del PIL mondiale per il decennio in corso, una cifra comunque notevolmente inferiore rispetto ai costi effettivi del mantenimento dell'attuale economia.
Non solo. Il rapporto avverte che l'impatto del previsto aumento della temperatura e del conseguente inquinamento da CO2 potrebbe raddoppiare i costi effettivi attuali da 1,6 a 3,2% del PIL nel 2030, e produrrà fino a 6 milioni di morti ogni anno. «Gli Stati Uniti, la Cina e l'India, in particolare, si prevede subiranno perdite enormi nel 2030, per un totale 2,5 miliardi di dollari di costi economici e oltre 3 milioni di morti l'anno». Economia avvisata?
Corrado Fontana
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